Per caso, negli ultimi giorni, vi è capitato di dare un’occhiata alle mappe di previsione? Forse sì, forse no. Chi ha meno esperienza guarderà con più interesse le varie app del telefonino, chi invece riesce a interpretare i diversi modelli fisico matematici starà senz’altro osservando le proiezioni natalizie.
Tra i modelli più conosciuti c’è quello americano GFS ed è quello che va più in là nel tempo. Ma ampliando l’arco temporale, per ovvi motivi, accresce le percentuali d’errore. Eppure, se non ci si limita ad osservare ogni singolo “run” come niente fosse, tra le righe si potrebbe cogliere qualcosa d’interessante. Perché in alcuni di questi run, o emissioni che dir si voglia, sono apparse – per ora timidamente – configurazioni nettamente invernali.
Configurazioni che ben si addatterebbero a quel che accadrà al Vortice Polare, ovvero l’attuale posizionamento fuori sede dovrebbe portare il Vortice stesso a un tentativo di riposizionamento in loco (sul Polo Nord). Di solito, lo dicono le statistiche, durante tale manovra può succedere che in Scandinavia vada a strutturarsi un’area di Alta Pressione. Tralasciando la nomenclatura tecnica, un’Alta Pressione a quelle latitudini può condurre aria assai fredda verso l’Europa centro orientale e addirittura fin sul Mediterraneo.
Ecco, se vi è capitato di guardare qualche emissione del modello americano GFS avrete certamente notato qualcosa di simile. Il run di ieri notte, ad esempio, lasciava intravedere proprio qualcosa del genere.
Stiamo parlando, lo ripetiamo, del periodo natalizio. Che poi sia Natale piuttosto che fine anno, poco cambia. Quando abbiamo a che fare con movimenti talmente ampi e talmente complessi, le tempistiche possono variare di parecchi giorni. Però attenzione, non stiamo assolutamente facendo una previsione, stiamo semplicemente portando avanti delle ipotesi evolutive sulla base delle dinamiche atmosferiche e sulla base delle statistiche contemplabili in certe situazioni.
Se nevicherà e farà freddo lo vedremo, anche perché come scritto in altre sedi stiamo per intraprendere un vero e proprio bivio stagionale. Un bivio che potrebbe portarci nell’inverno più crudo o viceversa nell’inverno più insulso.