CRONACHE METEO: il comportamento del Vortice Polare, quella grande “trottola” presente sul nostro Polo Nord, e che influenza il clima del nostro emisfero durante la stagione invernale, non poteva essere più bizzarro di quello di questa stagione fredda 2018-19.
Il grafico sottostante mostra la velocità dei venti polari in Stratosfera, a circa 30 mila metri di quota, che possono presentarsi con una velocità positiva (venti forti da ovest in quota, seguendo la normale circolazione atmosferica da ovest verso est), oppure a velocità negativa (quindi venti da est verso ovest, contrari alla normale circolazione).
I venti medi durante l’inverno sono moderatamente positivi, in una stagione normale, e quindi la circolazione presenta caratteristiche occidentali con il passaggio di numerose perturbazioni atlantiche, pioggia abbondante e temperature piuttosto basse che favoriscono le nevicate su Alpi ed Appennino.
Ma quest’anno il Vortice Polare ha presentato delle anomalie vistose, le cui cause sono ancora allo studio, potrebbe trattarsi dell’influenza dell’attuale minimo solare, o i disturbi alla circolazione atmosferica indotti dal Nino, etc.
Prima di tutto il grande Stratwarming (riscaldamento stratosferico) di fine Dicembre, con una intensità superiore a quella dell’evento del 1984, e forti venti orientali.
Segue un forte raffreddamento ed intensificazione dei venti occidentali, anche qui a valori record, attorno alla metà del mese di Febbraio.
Infine il fenomeno del riscaldamento detto “Final Warming”, che interviene a fine stagione, alla fine di Aprile, anche qui con velocità dei venti orientali da record, e tale fenomeno è ancora in atto.
Dunque, tre eventi da record, di cui gli ultimi due hanno avuto effetti notevoli anche nella bassa stratosfera: l’ondata di caldo da record in Europa a fine Febbraio; l’ondata di freddo ancora in atto a Maggio.
Lo Stratwarming di fine Dicembre, invece, malgrado sia stato un evento epocale, non è riuscito ad influenzare la circolazione nella bassa atmosfera, i suoi effetti si sono esauriti in quota, e non c’è sta alcuna influenza particolare sul nostro Paese.