Da qui in avanti, considerando l’importanza dell’argomento, cercheremo di focalizzare l’attenzione sugli scenari evolutivi – ovviamente riguardanti le prospettive meteo – nella prima metà d’Agosto.
Direte voi: come stilare una previsione affidabile? Difatti non si parla di previsioni, questo è bene non scordarlo. Si parla di trend evolutivo sulla base delle varie emissioni modellistiche ed in particolare di quei modelli matematici capaci di spingersi più in là nel tempo. Poi potrà essere tutto e il contrario di tutto, ma diciamo che bene o male quando viene individuata una tendenza difficilmente ci si discosta troppo.
La tendenza attuale vedrebbe un possente Anticiclone stazionare su gran parte d’Europa per gran parte della prima decade d’Agosto. Anticiclone che come detto si avvarrebbe del caldo supporto nord africano, ma la parte più rovente della struttura dovrebbe stazionare tra il Marocco e l’Europa occidentale. Non che in Italia non sia previsto caldo, intendiamoci, ma di certo – lo ripetiamo, allo stato attuale – difficilmente si potrà parlare di eccezionalità. Magari dell’ondata di calore più lunga dell’Estate sì, questo non lo escludiamo.
Ma quanto potrebbe durare realmente? Allora, diciamo che da qualche giorno abbiamo avanzato un’ipotesi, ovvero che i settori più fragili dell’Alta Pressione – settentrionali e orientali – siano destinati a cedere progressivamente causa circolazione d’aria fresca e instabile proveniente dal nord Europa. Ciò andrebbe a ridimensionare l’ondata di caldo fin sulle nostre regioni, non solo, potrebbe avere delle ripercussioni destabilizzanti anche a partire dal Nord Italia.
Temporali, quindi, temporali probabilmente a ridosso di Ferragosto. Dovremo valutare l’entità e l’eventuale diffusione di questi fenomeni, ma capite bene che al momento è decisamente prematuro. Descrivere dettagli non sarebbe corretto e non è possibile, per il momento limitiamoci a ribadire la possibilità che l’Alta Pressione possa indebolirsi sostanzialmente proprio in vista della festività estiva per antonomasia.