Ci siamo: sta per chiudersi il capitolo “gennaio”. Un gennaio che rammenteremo per il freddo intenso, per il gelo, per le eccezionali nevicate in varie parti d’Italia. Ma anche per la persistente siccità al Settentrione. Ciò che è mancato, non ne facciamo mistero, è l’Atlantico. Un Atlantico ostacolato da persistenti blocchi anticiclonici, in grado di dirottarne le perturbazioni verso altri lidi.
Ma ora, con febbraio che incombe, la circolazione sta cambiando. I refoli d’aria fredda delle ultime ore lasceranno strada, presto, a sbuffi umidi occidentali. Ciò innescherà piogge sparse tra Liguria e alta Toscana, sintomo di un imminente più corposo peggioramento. Peggioramento indotto dall’arrivo di una vivace perturbazione nel primo weekend del mese e tale perturbazione dovrebbe portare alla genesi di un Vortice di Bassa Pressione. La mappa delle precipitazioni settimanali (periodo 30 gennaio-06 febbraio) suggerisce l’attesissima novità: il coinvolgimento delle regioni settentrionali.
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Precipitazioni davvero consistenti potrebbero abbattersi proprio tra Liguria e alta Toscana, con punte di oltre 100 mm. Potrebbe piovere abbastanza anche in altre regioni, ad esempio in Lombardia. E guardate le Alpi: qui nevicherà tanto. Difatti ecco la mappa inerente quantità e distribuzione delle nevicate (dal verde al porpora) nell’arco dello stesso periodo. Facile evincere oltre 100 cm di neve, ma ne potrebbe cadere addirittura di più soprattutto tra Valle d’Aosta, alto Piemonte e Lombardia. Insomma, proprio quel che cui c’è bisogno per rimpinguare le riserve idriche e nevose.