Il ragionamento non può prescindere dall’analisi dei dati termometrici. Analisi che, tralasciando inutili tecnicismi, suggeriscono anomalie positive consistenti e persistenti. Non ci credete? Beh, la mappa che vi mostriamo vale più di 1000 parole: si tratta delle anomalie termiche da inizio mese a oggi. Cos’altro aggiungere? Forse che il “caldo anomalo” ha attanagliato gran parte del Continente? Aguzzando la vista è possibile escludere – per quel che ci riguarda – soltanto i settori tirrenici meridionali, Calabria e Sicilia.
A questo punto vi facciamo una domanda: la percezione avuta è raffrontabile a quanto emerge dalla mappa? Probabilmente si. Ci piacerebbe sapere cosa ne pensano coloro i quali si sono trovati in quelle poche aree del Paese coinvolte da temperature “normali” o addirittura lievemente inferiori alla media trentennale di riferimento (che nello specifico è il trentennio 1981-2010). Si, perché in presenza di splendide giornate di sole – come avvenuto ultimamente – il tepore diurno può trarre in inganno.
La percezione del nostro organismo è soggettiva ed è per questo che un ragionamento corretto presuppone la conoscenza dei dati. Ma al di là di tutto non si può certo asserire che marzo sia stato – per ora – pazzerello come da tradizione. Niente freddo, niente ribaltamenti di fronte, niente eventi estremi. Niente piogge, o pochissime precipitazioni, soltanto Alta Pressione. Ma se è vero che col termine “pazzerello” si annoverano comportamenti bizzarri, anche una primavera così anticipata è da considerarsi un’attitudine pazzerella. E la nostra percezione non mente…