L’evoluzione meteo sarà influenzata sempre più dalle correnti oceaniche dell’Atlantico, le quali stanno assumendo intensità più tipica dell’autunno che della metà di agosto. Ciò non vuol dire che avremo in Italia l’autunno precoce. Sottolineiamo che nessuno di noi ha mai detto ciò, ma abbiamo evidenziato che nel Centro Nord Europa, scorrono perturbazioni oceaniche, che la temperatura è scesa notevolmente rispetto a qualche settimana fa, e sembra imminente l’arrivo dell’autunno su tale area dell’Europa.
Il Mar Mediterraneo influenza pesantemente il clima italiano, in particolare la temperatura superficiale delle sue acque. Queste raggiungono in questi giorni i 28°C nei mari italiani, un valore abbastanza simile ad altri anni.
Quando aria fresca in quota penetra nel Mar Mediterraneo, sempre che vi sia una condizione favorevole, può innescare la genesi di temporali. Sempre più negli anni abbiamo notato che i temporali marittimi tra fine agosto e settembre, assumono intensità che può essere paragonata a quelli che si formano nelle regioni tropicali. Già in questi giorni abbiamo visto temporali sulla terraferma che hanno peculiarità con i violentissimi temporali che si formano in aree dove si scontrano masse d’aria estremamente differenti, come ad esempio le pianure meridionali americane.
Dopo Ferragosto, probabilmente tra il 20 ed il 25 di agosto, potremmo assistere ad un’evoluzione già osservata allo scorso anno, quando si formarono temporali marittimi fortissimi a carattere sparso sulle acque del Mar Mediterraneo, con similitudine a quelli tropicali. Questi lo scorso anno generarono numerose alluvioni lampo nelle aree costiere e per costiere del Mediterraneo, ed anche in Italia.
Osservando le previsioni dei modelli matematici a lunghissimo termine, abbiamo riscontrato che potremmo avere una situazione abbastanza simile a quella dello scorso anno, con eventuali condizioni meteo anche di maggiore maltempo, alternato a periodi di bel tempo e di caldo che viene dal Nordafrica.
Dovremmo avere l’inizio della stagione delle piogge, che con il clima che è cambiato, in una prima fase assumono caratteristiche simili tropicali, ovvero scaricano enormi quantità d’acqua in tempo brevissimo. Perlomeno sino a metà settembre, temporali potrebbero essere estremamente piovosi si potrebbero avere anche sulle terre emerse della Penisola, Isole Maggiori e Nord Italia, in quanto si conserveranno temperature e umidità compatibili ideali per la genesi di temporali violenti. Questi dovrebbero diminuire di frequenza, però con settembre al Nord Italia, dove la temperatura media e l’umidità dovrebbero calare.
Sempre i modelli matematici di previsione individuano alcune occasioni dove si potrebbero avere acute intrusioni di aria fresca e umida oceanica proveniente da Nord-Ovest, con la genesi di aree cicloniche sulle nostre regioni. In tali circostanze si potrebbero verificare eventi di maltempo estremamente acuto, evidenziando la fine della stagione estiva.
Il fine estate non significa che la temperatura non possa più salire su valori molto elevati in coincidenza di forti avvezioni di aria calda dal Nordafrica. Dobbiamo considerare, come molte volte detto, che vediamo il cambiamento climatico consistente ha alterato anche le stagioni.
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Rammentiamo che le previsioni meteo con validità sino a 5 giorni, hanno una maggiore affidabilità, mentre questa decresce man mano che ci allontaniamo nel tempo.