Dal 24 al 25 aprile c’è stato un importantissimo fenomeno meteo in stratosfera (la regione oltre 10000 metri di quota): vi è stato il Final Warming.
Esso è un complicato meccanismo secondo il quale i venti zonali in quota cambiano direzione e al tempo stesso il vortice polare viene sostituito da un anticiclone.
Evitando dettagli tecnici molto complicati, possiamo semplificare che quando vi è un’inversione di venti ad alta quota (come mostrato in figura, cortesia di H.E. Attard, Univ. di Albany, USA) è altamente probabile un’intensa fase meteo fredda per buona parte dell’Europa.
I lettori più attenti si saranno ricordati che c’è già stato uno stratwarming a fine dicembre e non a caso abbiamo avuto la seconda metà di gennaio decisamente molto fredda, con nevicate anche in Italia e freddo a ripetizione su buona parte del continente.
Adesso abbiamo avuto un nuovo riscaldamento stratosferico: che conseguenze avrà sull’Europa?
La cartina mostra all’incirca le anomalie previste tra il 3 e il 7 maggio: potrebbe essere una settimana decisamente fredda per il periodo, con addirittura gelate previste per buona parte della Mitteleuropa.
Le conseguenze sull’Italia sarebbero di una fase meteo molto fredda, soprattutto al Settentrione, con temperature più consone al mese di marzo che al mese di maggio: per adesso non mi addentro ancora a dare valori termici precisi, ma mostro ai lettori un possibile evento meteo freddo decisamente notevole, soprattutto a livello continentale.