Che febbraio sia il mese più propizio alla realizzazione di scenari meteo consistenti è risaputo.
Se ne parla da giorni, si è detto che statisticamente parlando le probabilità di un raffreddamento dell’Europa – e di conseguenza anche dell’Italia – crescono. Non lo stiamo scrivendo tanto per scrivere, come taluni credono, lo stiamo scrivendo perché vi sono degli elementi che indicano una via verso il ritorno dell’Inverno. Ed anche i tanto bistrattati modelli matematici di previsione fiutano il cambiamento.
Si parla di cambiamento, non di svolta. Se sarà svolta lo sapremo più avanti, ma intanto vogliamo fare un resoconto di quel che dicono le proiezioni modellistiche e per farlo partiamo col dirvi che appaiono sostanzialmente concordi. Concordi nell’individuare, come si vede nella mappa allegata, un generale raffreddamento dell’Europa e un calo delle temperature anche in Italia. Certo, vi sono naturali differenze nei movimenti delle varie strutture di Alta e Bassa Pressione, ma il succo non cambia.
Quella che vedete è una mappa delle anomalie termiche attese nei primi giorni di febbraio, anomalie rispetto alla media trentennale di riferimento 1981-2010. Ed è il modello matematico europeo ECMWF. Lasciamo stare l’entità, guardiamo al freddo che piomberà in Europa e in particolare sull’Europa nordorientale. E lì che si gettano le basi per qualcosa di più importante, per quella che abbiamo definito svolta. Pertanto restate sintonizzati perché l’evoluzione è quantomeno interessante.