Nell’analisi satellitare che abbiamo proposto stamattina abbiamo posto l’accento sul mastodontico Anticiclone che sta condizionando – pesantemente – il meteo di mezza Europa. Dalla Penisola Iberica al Nord Italia, dall’Europa centrale a quella orientale.
L’Europa orientale merita però un discorso a parte. Qui, da giorni, è presente una struttura anticiclonica impregnata di aria caldo umida. E’ nient’altro che quel promontorio africano che dall’Italia si è spostato verso est, costretto ad abbandonare le nostre regioni dell’affondo depressionario iberico-marocchino.
Avrete letto certamente svariati articoli sulle incredibili temperature che sono state registrate in svariate località di quell’area del vecchio continente. Abbiamo menzionato gli oltre 30°C della Romania, ma il caldo anomalo si è spinto lungo le sponde settentrionali del Mar Nero giungendo anche in Ucraina. Ed è proprio dell’Ucraina che vogliamo parlarvi, perché la staticità atmosferica e gli alti tassi di umidità relativa – ovviamente con il fondamentale apporto dell’escursione termica giornaliera – hanno provocato lo sviluppo di nebbie fitte e persistenti.
Da lunedì, a Kiev, è presente una fitta nebbia che sta causando non poche difficoltà. Alcuni voli negli aeroporti di Kiev-Baryspol e Kiev-Żulany hanno registrato pesanti ritardi o addirittura cancellazioni.
Ma il problema che maggiormente preoccupa le autorità cittadine è l’inquinamento, lo smog per intenderci. I meteorologi del Centro ucraino di previsioni meteorologiche hanno tuttavia rassicurato la popolazione confermando la presenza soltanto di nebbia, un fenomeno atmosferico assolutamente naturale in questo periodo dell’anno.
“La nebbia è tipica dell’autunno. Quest’anno sta durando più del solito ed è molto fitta”, ha dichiarato il meteorologo Władysław Biłyk. “Secondo i nostri dati, nell’aria non sono presenti agenti inquinanti pericolosi per la salute umana”, ha aggiunto.
Le ultime previsioni suggeriscono che la nebbia dovrebbe persistere fino a martedì prossimo.