L’Italia è pienamente coinvolta in quella circolazione meteo anomala che ha riportato l’inverno su oltre mezza Europa. Tale situazione assume contorni ancor più eccezionali, se si considera che ormai da due settimane si ripete lo stesso schema con impulsi d’aria fredda in sprofondamento fin sul Mediterraneo.
A risentire di quest’anomalia sono le regioni centro-meridionali dell’Europa, dove la giornata di ieri (15 maggio) è stata davvero clamorosamente eccezionale e si è vissuto davvero un ritorno a condizioni climatiche da pieno inverno.
Ne sono state una dimostrazione la neve fin sotto i 1500 metri in Romagna e le tormente di neve in Corsica, ma anche le temperature hanno dimostrato l’eccezionalità di quest’anomalia: alcune parti del Centro Europa e dell’Italia hanno misurato valori termici anche di 10-15 gradi sotto le medie.
In Italia sono state eccezionali le temperature che si sono misurate centrali del giorno, con valori persino sotto i 10 gradi in varie parti dell’Emilia e del Centro Italia fino a tutto il Lazio e la parte centro-settentrionale della Sardegna.
In taluni casi si sono registrate le temperature massime fra le più basse mai misurate da oltre 50 anni. Per l’Osservatorio del Collegio Romano, con la stazione attiva a Roma dal 1782, la temperatura massima misurata ieri è stata un record ufficiale ultrasecolare. Battuti i record storici anche a Fiumicino e Ciampino.
A fronte di questo freddo fuori stagione eccezionale su un’ampia parte d’Europa, si contrappone il caldo anomalo in Spagna e sull’estremo est del Continente, dalla Turchia alla Russia, con temperature molto al di sopra delle medie. Il caldo anomalo domina la scena anche in Islanda e Scozia.