Il meteo a livello europeo è caratterizzato da un clima piuttosto temperato: se dividiamo idealmente l’Europa in diverse aree, sul comparto occidentale il clima è oceanico, nel comparto meridionale è mediterraneo, nel comparto centrale è piuttosto continentale, mentre nel comparto orientale è decisamente freddo.
Ma nel complesso l’Europa ha un meteo che non propone ondate di gelo estremo, a parte casi piuttosto rari e circoscrivibili a poche occasioni al decennio.
Tutta un’altra storia, invece, il clima degli Stati Uniti: in quel paese, infatti, possono essere dei veri e propri tracolli termici che per noi sarebbero praticamente inimmaginabili: ondate di gelo più forti del nostro 1985 si possono alternare a fasi da golfino anche in pieno gennaio.
Clima estremo a Dodge City (Colorado), secondo l’ENSEMBLE a cura di wetterzentrale: 30 gradi di sbalzo in 48 ore!
Ma come mai esistono questi estremi meteo?
Gli Stati Uniti sono nel bel mezzo di un’area di gelo estremo tra le più cruente del mondo (il Canada) e un’area di temperature elevatissime tutto l’anno (i Caraibi): per complesse ragioni di dinamica dell’atmosfera i fronti vengono quasi sempre da nord-ovest verso sud-est, quindi si originano dal Canada, che ricordo essere uno dei luoghi più freddi del pianeta: è per questo motivo che le ondate di gelo sono così intense e frequenti, a differenza dell’Italia che ha da un lato l’oceano e la depressione l’Islanda a nord-ovest e da quell’altro è protetta pure dalle alpi, quindi, a parità di latitudine, ha un clima molto ma molto più mite in inverno rispetto agli stati nord-occidentali degli USA.