Guardando i modelli meteo, grosso modo per il periodo pasquale, è possibile scorgere quegli sbalzi termici tipici della primavera.
Sbalzi termici assolutamente normali, ma che siamo certi riaccenderanno il dibattito sull’estremizzazione meteo climatica. Perché ve lo diciamo? Semplice, perché nelle mappe previsionali a lungo termine s’intravedono le prime fiammate d’aria calda africana. Non ci sarebbe nulla di strano, lo ribadiamo. Rammentiamoci che la primavera, soprattutto i mesi di marzo e aprile, è quella stagione capace di autentici ribaltoni circolatori.
Abbiamo parlato più e più volte di scambi meridiani, ovvero il trasferimento del freddo verso sud e del caldo verso nord. Un meccanismo assolutamente naturale, che serve per riequilibrare lo squilibrio termico che si va a creare tra Poli ed Equatore. A titolo di curiosità, visto che comunque si sta parlando di proiezioni a lungo termine, per le festività pasquali sembrano emergere contrasti termici eclatanti.
Potremmo assistere allo scivolamento di un vortice freddo sull’Europa occidentale e alla conseguenza risposta nord africana sul Mediterraneo centro orientale. Ipotesi, certo, ma non trascurabile. Badate bene però, potrebbe trattarsi di una fiammata estemporanea, quello che in gergo tecnico prende il nome di richiamo “pre-frontale” ossia una risalita d’aria calda in risposta all’affondo depressionario occidentale. Depressione che poi, vista la lontananza dell’Alta delle Azzorre (peraltro sempre pronta a spingersi verso nord), potrebbe traslare sulle nostre regioni.
Quindi, se doveste leggere proiezioni mirabolanti lasciate perdere. E’ il gioco delle parti, quel gioco che ha caratterizzato l’ultimo periodo e che punta alla spettacolarizzazione degli eventi. Noi, dal canto nostro, cercheremo di monitorare obbiettivamente la situazione e cercheremo di darvi conto di ogni minima variazione previsionale. Teniamo conto, non scordiamocelo, che si sta parlando di lungo termine e il lungo termine è tutt’altro che una previsione. E’ un trend, un trend che come succede sovente potrebbe subire variazioni eclatanti.
I modelli matematici ci stanno suggerendo qualcosa – non tutti, questo va sottolineato – ma da qui a ritenere certa un’evoluzione ce ne passa.