Abbiamo già avuto modo d’evidenziare che sono tutt’altro che rari i ritorni improvvisi di freddo nella terza decade di maggio, con anche neve fino a quote di bassa montagna. Ci sono stati in effetti diversi precedenti anche nel corso degli ultimi anni (potete leggere qui un ulteriore resoconto). Quella tra il 23 ed il 25 maggio 2013 è stata una delle ondate di freddo fra le più tardive mai avvenute negli ultimi decenni, che ha colpito principalmente il Nord e parte delle regioni centrali. E sempre nel fine maggio 2013, persino fra il 30 ed il 31 maggio, la neve cadde a quote insolitamente basse.
L’aspetto meteorologico più eclatante fu costituito sicuramente dalle nevicate fuori stagione che interessarono le aree alpine e persino la dorsale settentrionale appenninica a quote a tratti inferiori ai 1000 metri. Non solo l’aria fredda in quota, ma anche l’incisività della perturbazione, attraverso precipitazioni intense, avevano favorito questo drastico abbassamento del livello delle nevicate su livelli del tutto eccezionali, riportando scenari da pieno inverno. Nell’immagine in basso una copiosa nevicata a Colere, sul bergamasco: vera e propria cartolina invernale a soli 1050 metri di quota.