Che Estate è? Bella domanda, una domanda a cui non è facile rispondere per il semplice fatto che manca ancora tanto alla sua conclusione.
Il bilancio andrà fatto a settembre, ma nel frattempo dobbiamo prendere atto che giugno è stato caratterizzato da meteo estremo e che luglio sta percorrendo una strada disseminata di ostacoli. Probabilmente ricorderete i vari articoli che proponemmo le settimane scorse: proiezioni stagionali, analisi indici climatici e quant’altro. Uno in particolare evidenziava le possenti anomalie termiche dell’Atlantico subtropicale e si soffermava sulle possibili conseguenze. L’ipotesi più accreditata era quella di minori ondate di caldo di matrice nord africana.
Bene, per il momento è un’ipotesi che si sta realizzando. L’Alta Africana è più a nord, certo, a tratti prova a imporsi ma ha enormi difficoltà. Nei prossimi giorni, ad esempio, ci sarà un altro tentativo di consolidamento e porterà temperature piuttosto alte. Ma possiamo già dirvi che non durerà, che verrà costretta sulla difensiva da una circolazione atlantica invadente.
Già nei primi giorni della prossima settimana avremo una diminuzione delle temperature e un’accentuazione dei venti occidentali, in alcune regioni potranno ripresentarsi i temporali. Ed allora si parlerà, nuovamente, di meteo altalenante, umorale, variabile. Ed è così, c’è poco da girarci attorno. Ma non si può certo affermare che è un’Estate in crisi, perché non lo è. E’ un’Estate diversa, diversa dalle stagioni estive degli anni scorsi. C’eravamo abituati a violente ondate di calore, persistenti, eccezionali. Quest’anno non sarà così, o perlomeno, non lo sarà sino a fine mese.
Guardando i modelli matematici di previsione possiamo dirvi che non s’intravedono elementi in grado di far gridare all’eccezionalità del caldo. Poi, intendiamoci, che il caldo si faccia strada ci può assolutamente stare. Potrebbero anche presentarsi picchi di 40°C e oltre, o magari un periodo segnato da giornate afose. Poi ci sarà agosto, il mese talvolta più cattivo – in termini di caldo ovviamente – dell’intero trimestre. Ma saremo già in fase calante di una stagione che sinora non ha certo brillato per la durata delle Alte Pressioni.
Insomma, avremo tanto di cui parlare. Non ci si annoierà, perlomeno noi addetti ai lavori avremo tanti argomenti da affrontare e di ciò ne siamo sicuri.