Si sta chiudendo l’estate 2019 (che dal punto di vista meteo finisce 31 agosto): il resoconto ufficiale verrà stilato ai primissimi giorni di settembre, ma intanto possiamo cominciare a delineare qualche caratteristica del trimestre caldo che si sta apprestando a finire.
Innanzitutto, balza subito all’occhio la grande quantità di fenomeni meteo estremi di questa estate: le 4 ondate di calore che hanno coinvolto più o meno tutto il nostro paese e intervalli con temporali particolarmente violenti.
Le onde calde più severe e gravi sono state le prime due, quella di fine giugno e quella di fine luglio, che hanno coinvolto principalmente il Centro-Nord e la Sardegna, portando anomalie eccezionali e al tempo stesso nuovi record termici ultra secolari su molte zone alpine. Non è stata una passeggiata però neanche la terza, quella che ha interessato principalmente il Centro-Sud ai primi di agosto, mentre il Nord Italia era un po’ più riparato, ma pur sempre ben sopra media.
Numerosissimi i fenomeni meteo estremi: nubifragi, grandinate, fortissime raffiche di vento, tornado, alluvione lampo, frane e smottamenti. Sembra un bollettino da guerra, ma è la triste realtà è il fatto che, se le estati diventeranno sempre più calde come è estremamente probabile, le possibilità di fenomeni meteo estremi saranno sempre più elevate, con tutti gli rischi annessi e connessi.