Quando ai primi di maggio la temperatura era sotto la media e tardive gelate danneggiavano le colture, le linee di tendenza meteo per l’estate 2017 parlavano di una stagione che sarebbe stata caratterizzata dal caldo, ma con tutto quel freddo venuto incipientemente in piena primavera, si auspicava a un errore di valutazione, e quindi a una stagione estiva nella media, ma invece è stato ben diverso.
Fino a qualche giorno fa le proiezioni dei modelli matematici indicavano caldo ad oltranza, ma ora da circa 24-36 ore, prospettano la fine del grande caldo e ottime possibilità che torni soprattutto piovere come non avveniva da molti mesi.
Il cambiamento sarà (dovrebbe) così repentino che spazzerà via l’estate 2017, e subito giungerà a settembre quando ormai sarà difficile soprattutto per il centro-nord avere il gran caldo avvenuto durante l’estate.
Le stime della pioggia prevista nei prossimi giorni sono rilevanti, i due principali modelli matematici sono concordi nel dare tra giovedì e i primi di settembre, una serie di ondate temporalesche sull’Italia, con fenomeni di maggiore rilevanza al Centro Nord.
Ma attenzione i temporali potrebbero essere inizialmente particolarmente forti, ovunque, anche di insolita intensità, con locali grandinate, occasionali nubifragi, forti raffiche di vento. E poi, come escludere anche la possibilità di avere fenomeni vorticosi? Ovvero trombe d’aria e trombe marine. Settembre infatti è il mese dove si osserva il maggior numero di trombe marine nei nostri mari.
Il caldo estremo ha quindi i giorni contati, siamo avviati verso il tempo dell’autunno che coincide con la fine dell’estate meteorologica, siglata da accordi internazionali (in anticipo rispetto a quelle astronomica di circa 3 settimane).
Tuttavia c’è da sperare che il peggioramento che romperà l’estate 2017 non sia solo un intermezzo prima di nuove ondate di calore. Infatti nel Nord Africa permarrà per tutto il periodo il potente anticiclone a carattere caldo, lo stesso che le precedenti previsioni lo prospettavano in rotta verso l’Italia nella prima decade di settembre.
Insomma, ci siamo avviati verso il periodo di transizione, e questo comporterà anche variazioni repentine in ambito previsionale. Ma la buona notizia è che pioverà in molte regioni italiane.