Il riscaldamento stratosferico inizierà questa settimana e ovviamente ridurrà decisamente la vigoria del Vortice Polare. Saremo ormai a febbraio, quindi è impossibile che recuperi forza, anzi, potrebbe andare incontro a una prematura destrutturazione. La previsione dell’ensemble a 16 giorni mostra la forza del jet notturno polare, che si indebolisce nel tempo.
La velocità del jet stream polare negli ultimi giorni ha registrato una frenata, scendendo al di sotto di 45 m/s. Le ultimissime proiezioni ci dicono che la struttura del Vortice dovrebbe rimanere abbastanza chiusa sino alla fine di gennaio, mentre a febbraio dovrebbe andare incontro alle prime importanti modifiche. Osservando autorevoli proiezioni della progressione del jet stream polare a 10 mb si nota chiaramente come diversi membri dell’ensemble vadano in direzione di un’inversione zonale e verso lo Split del Vortice Polare.
Le proiezioni del modello CFSv2 confermano l’indebolimento a partire dall’inizio di febbraio, con prospettive d’inversione della circolazione polare stratosferica.
Sul grafico che vi abbiamo postato possiamo vedere il comportamento del jet stream polare stratosferico sino a questo punto della stagione. La forza del getto polare coincide ovviamente con la forza del Vortice Polare prendendo in considerazione anche la temperatura. Il vortice polare è decisamente forte, raggiungendo il picco proprio a gennaio. L’attuale previsione (linea rossa) indica un calo, ma non dobbiamo dimenticarci che nel mese di febbraio il vortice va incontro a indebolimento naturale man mano che la stratosfera polare viene riscaldata dalla radiazione solare.
In questo momento stratosfera e troposfera sono perfettamente collegate (da qui il condizionamento), con un indice AO fortemente positivo che certifica l’isolamento delle masse d’aria gelida oltre il Circolo Polare Artico e la predominanza di Alte Pressioni alle nostre latitudini.
Questa settimana partirà un intenso riscaldamento stratosferico sul settore siberiano ed asiatico e prenderà piede il cosiddetto “pattern a 1 onda”. L’Anticiclone del Pacifico sarà ben sviluppato tra circa 1 settimana e inizierà a premere contro il vortice polare, iniziando il processo di disturbo e conseguente indebolimento.
Verso il 10-13 febbraio la spinta anticiclonica raggiungerà il picco e potrebbe essere coadiuvata da un discreto contributo della seconda onda sul settore euro-atlantico. In tal modo il Vortice Polare verrà attaccato su due lati e potrebbe subentrare la scissione del nucleo principale. Va detto che dopo questa duplice azione i due nuclei sembrano in grado di riaccoparsi, ma il Vortice resterebbe estremamente debole e l’Inverno potrebbe mostrare i muscoli nella seconda parte di febbraio. Muscoli che potrebbero ingrossarsi qualora lo split dovesse compiersi definitivamente, ma ad oggi è ancora prematuro parlarne.