Continuiamo a occuparci dell’imminente peggioramento meteo. Un peggioramento indotto da un Vortice di Bassa Pressione dall’Oceano Atlantico, che dall’Europa occidentale transiterà sulle nostre regioni e che darà luogo a precipitazioni localmente intense.
Potrebbero subentrare variazioni su entità e distribuzione dei fenomeni, ma diciamo che i modelli matematici hanno intrapreso una strada e la stanno percorrendo con ostinazione. Ciò significa che non dovrebbero verificarsi cambiamenti sostanziali, tant’è che la mappa che abbiamo scelto di proporvi sostanzialmente va a confermare le proiezioni di 24 ore addietro.
Stiamo osservando la mappa delle precipitazioni nella giornata di sabato 31 marzo, marzo che chiuderà all’insegna del maltempo in molte regioni ma non su tutte. Pioverà sulle tirreniche, Liguria, Sardegna, varie zone del Nord Italia. Sulle Alpi cadrà tantissima neve e cadrà a quote via via più basse con probabili sconfinamenti fin sotto i 1000 metri.
Va detto che proprio sull’arco alpino il peggioramento comincerà oggi, venerdì Santo, e soprattutto nella seconda metà della giornata. I settori alpini centro orientali e il Friuli Venezia Giulia dovrebbero risultare le zone con accumuli di maggior portata (addirittura nell’ultimo caso confermati picchi superiori a 150 mm, il che significa che oltre una certa quota potrebbe cadere oltre 1 metro e mezzo di neve fresca).
Seguiranno le aree comprese tra bassa Toscana, Lazio e Umbria, questa è una differenza rispetto a quanto scritto giovedì perché rammenterete che nell’approfondimento di ieri si dava maggior peso alle precipitazioni su Levante Ligure e alta Toscana. Come vedete, quindi, le variazioni potrebbero esserci anche se non eclatanti (per intenderci, il peggioramento non verrà cancellato).
Distribuzione ed entità che dipenderà dall’intensa ventilazione occidentale attesa, difatti le regioni adriatiche e le ioniche resteranno in ombra perché protette dalla dorsale appenninica. La Sicilia, invece, resterà ai margini per via del transito settentrionale della perturbazione.
Avremo una fase temporalesca primaverile, con crescente possibilità di grandine, che occasionalmente potrebbero risultare importanti, e non sono esclusi anche eventi con chicchi di medie dimensioni.