Nell’analizzare i segnali premonitori dell’ondata di freddo, abbiamo ritenuto utile verificare la climatologia del mese di dicembre 1984.
Periodo 1-15 dicembre 1984: l’Alta Pressione regna sull’Europa.
Depressione d’Islanda: la posizione della depressione restò per buona parte del periodo confinata in oceano, solo qualche impulso riuscì ad attraversare l’Europa centrale, mentre su buona parte dell’Europa, la pressione atmosferica riportò valori medi elevati. Sull’Italia centro meridionale, si verificò un guasto nei primi giorni del mese, per azione di una depressione mediterranea.
Anticiclone Russo: estese la sua influenza a tutta la pianura della Russia europea, ma nei primi del mese i massimi di gelo si rilevarono verso il Mar Caspio. Il clima non fu freddo sulla Scandinavia, per effetto di umide correnti atlantiche che vi portarono nevicate, ma solo sui rilievi.
Interferenze mediterranee: nello scorrere il tempo, giorno, per giorno, abbiamo rilevato una crisi alla stabilità atmosferica, dovuta all’azione di una depressione mediterranea, specie il giorno 4.
Concludendo, i primi 15 giorni di dicembre, videro un regime di alta pressione sull’Italia e buona parte dell’Europa, ma non di origine siberiana. Il gelo si scatenò più avanti.
Vorremo far notare come fino a quei giorni la depressione d’Islanda fu debole, ma nel Mediterraneo la piovosità era nella media.
Distribuzione della pressione atmosferica media, dei primi 15 giorni del mese del dicembre 1984.
L’immagine è stata ripresa il 4 dicembre 1984, si osservi la tipica nuvolosità a spirale che si addensa attorno alla depressione mediterranea. Il cielo resta libero dalle nubi e dalle nebbie sul Nord Italia, le Alpi appaiono imbiancate di neve.
1 dicembre: grandi gelate sul Mar Caspio, clima relative mite sull’Italia, l’Europa occidentale e la Scandinavia. Depressione sul Mediterraneo centrale.
2 dicembre: ulteriore riscaldamento sulla Scandinavia, per effetto di un’avvezione calda proveniente dall’Italia. Raffreddamento sull’Italia nord occidentale con lieve irruzione fredda sulla Spagna dietro il passaggio di un fronte freddo.
3 dicembre: il tempo diventa perturbato sul centro sud dell’Italia, dove agisce una depressione mediterranea.
4 dicembre: la depressione mediterranea, nello sfaldarsi, si estende a buona parte dell’Italia, senza raggiungere il Nord. Sulle Alpi innevate, il 4 dicembre 1984 c’è il sole.
5 dicembre: la depressione mediterranea si attenua, la pressione atmosferica sull’Italia aumenta, ed il tempo ritorna buono su tutto il paese.
6 dicembre: alta pressione sull’Italia, tuttavia, una debole perturbazione atlantica avanza verso l’Europa occidentale.
7 dicembre: bel tempo su tutta Italia, nubi stratificate si addensano sulle Alpi settentrionali, per il passaggio di un debole fronte atlantico. Nubi sparse si possono rilevare nelle coste ioniche.
8 dicembre: la situazione non cambia. Il tempo resta buono su tutta Italia con lievi addensamenti sulla Sicilia meridionale e l’Abruzzo. Nuvolosità sparsa interessa la Spagna, dove si segnalano piogge. Un fronte atlantico raggiunge le Isole Britanniche.
9 dicembre: la depressione d’Islanda resta lontano dall’Italia, dove il regime anticiclonico determina bel tempo, con scarsissimi annuvolamenti in passaggio sul Centro Italia e la Sardegna. Nubi stratificate si addensano sulla Spagna, mentre sulle Isole Britanniche transita una debole perturbazione. Una seconda perturbazione interessa l’Europa centrale, ma la sua parte più attiva interessa la Scandinavia.
10 dicembre: la perturbazione atlantica in transito sull’Europa centrale si porta sui Balcani; in Italia il tempo resta in prevalenza sereno. Addensamenti nuvolosi sono segnalati tra alto Veneto e Trentino, in Calabria e nel Nord della Sicilia.
La foto è stata scattata il 10 dicembre 1984 e riprende la massima nuvolosità della seconda crisi al permanere del bel tempo. Fonte immagini satellitari Università di Dundee.
Nel prossimo capitolo concluderemo l’analisi del dicembre 1984, prima di tuffarci nel grande gelo del gennaio 1985.
Pubblicato da Andrea Meloni
Nell’analizzare i segnali premonitori dell’ondata di freddo, abbiamo ritenuto utile verificare la climatologia del mese di dicembre 1984. Periodo 1-15 dicembre 1984: l’Alta Pressione regna sull’Europa. Depressione d’Islanda: la posizione della depressione restò per buona parte del periodo confinata in oceano, solo qualche impulso riuscì ad attraversare l’Europa centrale, mentre su buona parte dell’Europa, la pressione atmosferica riportò valori medi elevati. Sull’Italia centro meridionale, si verificò un guasto nei primi giorni del mese, per azione di una depressione mediterranea. Anticiclone Russo: estese la sua influenza a tutta la pianura della Russia europea, ma nei primi del mese i massimi di gelo si rilevarono verso il Mar Caspio. Il clima non fu freddo sulla Scandinavia, per effetto di umide correnti atlantiche che vi portarono nevicate, ma solo sui rilievi. Interferenze mediterranee: nello scorrere il tempo, giorno, per giorno, abbiamo rilevato una crisi alla stabilità atmosferica, dovuta all’azione di una depressione mediterranea, specie il giorno 4. Concludendo, i primi 15 giorni di dicembre, videro un regime di alta pressione sull’Italia e buona parte dell’Europa, ma non di origine siberiana. Il gelo si scatenò più avanti. Vorremo far notare come fino a quei giorni la depressione d’Islanda fu debole, ma nel Mediterraneo la piovosità era nella media. Distribuzione della pressione atmosferica media, dei primi 15 giorni del mese del dicembre 1984. L’immagine è stata ripresa il 4 dicembre 1984, si osservi la tipica nuvolosità a spirale che si addensa attorno alla depressione mediterranea. Il cielo resta libero dalle nubi e dalle nebbie sul Nord Italia, le Alpi appaiono imbiancate di neve. Analisi dei primi 10 giorni del mese 1 dicembre: grandi gelate sul Mar Caspio, clima relative mite sull’Italia, l’Europa occidentale e la Scandinavia. Depressione sul Mediterraneo centrale. 2 dicembre: ulteriore riscaldamento sulla Scandinavia, per effetto di un’avvezione calda proveniente dall’Italia. Raffreddamento sull’Italia nord occidentale con lieve irruzione fredda sulla Spagna dietro il passaggio di un fronte freddo. 3 dicembre: il tempo diventa perturbato sul centro sud dell’Italia, dove agisce una depressione mediterranea. 4 dicembre: la depressione mediterranea, nello sfaldarsi, si estende a buona parte dell’Italia, senza raggiungere il Nord. Sulle Alpi innevate, il 4 dicembre 1984 c’è il sole. 5 dicembre: la depressione mediterranea si attenua, la pressione atmosferica sull’Italia aumenta, ed il tempo ritorna buono su tutto il paese. 6 dicembre: alta pressione sull’Italia, tuttavia, una debole perturbazione atlantica avanza verso l’Europa occidentale. 7 dicembre: bel tempo su tutta Italia, nubi stratificate si addensano sulle Alpi settentrionali, per il passaggio di un debole fronte atlantico. Nubi sparse si possono rilevare nelle coste ioniche. 8 dicembre: la situazione non cambia. Il tempo resta buono su tutta Italia con lievi addensamenti sulla Sicilia meridionale e l’Abruzzo. Nuvolosità sparsa interessa la Spagna, dove si segnalano piogge. Un fronte atlantico raggiunge le Isole Britanniche. 9 dicembre: la depressione d’Islanda resta lontano dall’Italia, dove il regime anticiclonico determina bel tempo, con scarsissimi annuvolamenti in passaggio sul Centro Italia e la Sardegna. Nubi stratificate si addensano sulla Spagna, mentre sulle Isole Britanniche transita una debole perturbazione. Una seconda perturbazione interessa l’Europa centrale, ma la sua parte più attiva interessa la Scandinavia. 10 dicembre: la perturbazione atlantica in transito sull’Europa centrale si porta sui Balcani; in Italia il tempo resta in prevalenza sereno. Addensamenti nuvolosi sono segnalati tra alto Veneto e Trentino, in Calabria e nel Nord della Sicilia. La foto è stata scattata il 10 dicembre 1984 e riprende la massima nuvolosità della seconda crisi al permanere del bel tempo. Fonte immagini satellitari Università di Dundee. Nel prossimo capitolo concluderemo l’analisi del dicembre 1984, prima di tuffarci nel grande gelo del gennaio 1985. Cerca per tag: meteo clima Pubblicato da Andrea Meloni Inizio Pagina