Era il febbraio 2017 quando la NASA aveva annunciato l’esistenza del sistema extrasolare Trappist-1, dove 7 pianeti simili alla Terra si potevano trovare in zona potenzialmente abitabile. Ora gli studi sono progrediti e si iniziano ad avere più elementi per comprendere le caratteristiche di questi pianeti.
Sulla base di quanto rivelato dagli scienziati del Planetary Science Institute, due dei sette esopianeti, orbitanti attorno alla stella Trappist-1, potrebbero essere potenzialmente abitabili e quindi ospitare forme di vita.
Si tratta esattamente dei pianeti Trappist-1 D ed E. La rivelazione è venuta fuori dopo uno studio, pubblicato su Astronomy & Astrophysics, che ha messo in luce come i due pianeti sono quelli più adatti alla vita a causa delle loro moderate temperature superficiali e del riscaldamento mareale contenuto.
Inoltre, parrebbe che un grande oceano d’acqua ricopra il pianeta Trappist-1d. Tuttavia l’acqua sarebbe presente anche negli altri esopianeti, ma naturalmente non basta la sua presenza e servono tutta una serie d’altri criteri per garantire la potenziale abitabilità.
Le analisi hanno messo poi in evidenza come la stella Trappist-1 sia molto vecchia e debole e così la temperature superficiale dei pianeti che gli orbitano attorno risulterebbe abbastanza moderata rispetto agli standard.
Attualmente comunque le informazioni disponibili sono ancora relativamente scarse, ma i modelli hanno calcolato che gli esopianeti D ed E sono i migliori candidati come abitabili. Le conferme potranno arrivare solo dal lancio del telescopio di ultima generazione della Nasa James Webb, previsto entro l’anno.