Chi si occupa di previsioni meteo sa che una delle maggiori difficoltà in assoluto è prevedere con precisione la localizzazione di nevicate in inverno.
Al tempo stesso, gli appassionati della neve sanno che spesso possono illudersi e poi deludersi: ma come mai succede ciò?
Perché è facile prevedere un promontorio di alta pressione con diversi giorni di anticipo e invece è molto difficile prevedere la neve con estrema precisione?
I problemi sono sostanzialmente due.
Il primo è di localizzazione spaziale: alle nostre latitudini, un promontorio di alta pressione (azzorriano o africano che dir si voglia) ha una superficie molto più ampia rispetto a una saccatura che viene dal Mare del Nord o dall’Oceano Atlantico; pertanto, statisticamente, è molto più facile prevedere tutta l’Italia abbracciata dal sole, piuttosto che una localizzazione di fenomeni piovosi da regione a regione.
Il secondo motivo è di natura geografica: l’Italia è un paese dall’orografia complessissima, composta da due importanti catene montuose, numerosi mari, pianure di varie dimensioni, e una fitta serie di valli più o meno grandi: ognuno di questi comporta un mutamento dell’andamento delle correnti atmosferiche, che quindi si incanalano meglio dove ci sono le vallate, vengono fermate dalle catene montuose, provocano i famosi effetti fohn-stau, ecc.
Il terzo motivo è di natura termica: già prevedere con precisione la pioggia non è compito facile (per i motivi di cui sopra), ma prevedere la neve è ancora più difficile, proprio perché nel nostro clima “ce la si gioca sul grado”: non avendo un meteo continentale gelido come la Russia (dove automaticamente nevica tra novembre e marzo in tutte le occasioni), la neve cade in circostanze molto precise: minimi sul Ligure con cuscinetto freddo in Pianura Padana, irruzioni di aria polare al Centro-Sud, fenomeni convettivi tra Sicilia e Calabria originati da aria freddissima in quota, tutti fenomeni che non sono affatto comuni nel nostro clima.
L’unica area di pianura dove nevica con una discreta frequenza è la Pianura Padana, dove statisticamente ci dovremmo aspettare tra le 3 e le 6 nevicate all’anno.
Purtroppo, per gli amanti della neve, sono inverni un po’ difficili, poiché sono diminuiti di molto i minimi sul Ligure in inverno, mentre paradossalmente sono aumentate le ondate di gelo da est, che hanno coinvolto regioni dove la neve al piano e sulla costa è davvero molto rara (Campania, Calabria, Sicilia, giusto per citare tre esempi).