Catturare un fulmine per aria, prima che cada a terra: suona come fantascienza, invece è un progetto reale e fattibile che sta portando avanti il Laser Lightning Rod, con il patrocinio dell’Unione Europea.
L’idea è quella di costruire un laser in grado di proiettare energia in atmosfera al fine di creare un percorso alternativo per i fulmini. Per intenderci, in modo da poterli dirottare in luoghi sicuri. Si sta parlando di un dispositivo che avrebbe un applicazione prioritaria in impianti o in locali in cui la sicurezza è di primaria importanza: ad esempio gli aeroporti, le centrali elettriche o quelle nucleari.
Il progetto è stato sviluppato in cima al picco Säntis, nel massiccio svizzero dell’Alpstein. Un luogo in cui si generano temporali durante tutto l’anno e soprattutto nei mesi primaverili ed estivi.
Grazie all’elevata densità elettrica presente in queste montagne i ricercatori possono calcolare la carica e le caratteristiche delle scariche, trasferire questi dati in laboratorio e quindi essere in grado di sviluppare il sistema.
I responsabili del progetto hanno installato un piccolo parafulmine vicino al laser che emette il raggio. Grazie al laser, gli scienziati proiettano energia a lunga distanza al fine di creare un percorso che rappresenti una sorta di guida a distanza.
Per ora le simulazioni consentono di creare raggi su una scala di uno o due metri, ma gli studiosi sperano di aumentare l’ampiezza e riuscire in questo modo a dirottare i fulmini verso la direzione e il luogo voluto.