La maestosa voragine barica posizionata in pieno Oceano (957 hPa) è il vero motore di questa imperterrita raffica di perturbazioni che stanno investendo l’intero settore occidentale europeo.
Come accade di norma, associata a questa enorme evoluzione ciclonica atlantica, si sviluppa, sulle coste mediterranee iberiche, una depressione secondaria alimentata dei costanti venti freddi polari. Così, puntualmente, ecco la sua struttura risplendere a 986 hPa e dispiegare su tutto il Mediterraneo occidentale la sua lunga frusta occlusiva capace di raggiungere ed invadere l’intera Penisola Italica.
L’aria calda innalzata da questa possente avanzata depressionaria si scontra con quella gelida proveniente dalle Regioni artiche continentali. Questa, conficcatasi sulle nostre Regioni settentrionali impatta con quella caldo-umida mediterranea.
Ad oriente, si pavoneggia imperioso l’anticiclone russo-siberiano (1033 hPa), fucina di temperature siderali, ma anche di cieli limpidi.
Come ormai abituati in quest’ultimo periodo, ecco l’immagine satellitare odierna fotografare l’Italia in balìa di perturbazioni e maltempo.
Mentre nelle Regioni centro-meridionali i cumuli densi di pioggia sono figli della vorace avanzata depressionaria occidentale, su quelle settentrionali è lo scontro termico aria gelida siberianaaria caldo-umida mediterranea che determina il maltempo.
La precipitazioni mediterranee non risparmiano neanche la Spagna e la Francia. Le infiltrazioni gelide artiche si diffondono sino ai territori che si affacciano sul Mare del Nord, offuscando i cieli belgi e britannici con le caratteristiche nubi a strati fucine di neve.