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Danimarca: non c’è solo la splendida Copenaghen da vedere

di Giovanni Staiano
19 Apr 2004 - 22:41
in Senza categoria
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Nella prima foto il castello di Egeskov. Nella seconda foto Domkirke, a Ribe. Foto di Giovanni Staiano.
danimarca non ce solo la splendida copenaghen da vedere 690 1 2 - Danimarca: non c'è solo la splendida Copenaghen da vedere
La Danimarca è un paese piacevolissimo per una vacanza, soprattutto se si hanno bambini. C’è una sensibilità particolare in Danimarca per i piccoli. Sono molto meno rari che da noi (molte le famiglie con 3 figli e la norma quelle con 2), poi vengono allegramente portati all’aria aperta, al mare, in bicicletta (in sicurezza ben maggiore che da noi vista la rete vastissima di piste ciclabili e la buona abitudine del caschetto) senza eccessi di protezionismo (la maglina di lana con 35°, disperazione di generazioni di bimbi italiani, qui non è popolare) e con la consapevolezza che le strutture turistiche li accolgono con entusiasmo, attrezzando spesso aree per i loro giochi. Poi c’è Legoland che per i piccoli è un vero paradiso, ma anche nel Tivoli di Copenaghen trovano divertimenti a volontà.

Ma la Danimarca è piacevolissima non solo per i bambini. Già ho accennato alla rete di piste ciclabili che rende facile girarla in bicicletta, visti anche i modesti dislivelli, e infatti la bici è mezzo usatissimo dai locali anche in inverno. Soprattutto è una nazione che mette a suo agio l’ospite per la cordialità degli abitanti, gentili e aperti, per la sicurezza delle sue città, per la circolazione stradale intensa ma mai caotica, frutto di una politica del trasporto che ha sempre privilegiato quello pubblico (oltre alla bici). Tutto insomma concorre a una vacanza serena e questa impressione non l’ho avuta solo nel ’97, baciato da un bel tempo che metteva allegri anche i più “musoni”, ma anche nel ’92, con l’acqua prima e la neve e il freddo poi, quindi non è condizionata dal meteo.

Sono tornato nel paese nell’agosto 2003 (trovando la tipica variabilità estiva, in un periodo in cui fino al 51°/52°N si boccheggiava per il caldo infernale), concentrando le mie attenzioni soprattutto sulla Fionia, e l’impressione positiva stata confermata, anche se qualche piccolo problema di ordine pubblico comincia a esserci, almeno nelle città principali.

Non è un paese economico. Soprattutto gli hotel hanno prezzi piuttosto elevati, anche se ripagati da una qualità eccellente. Consigliabili nei centri minori le kro, le antiche locande di posta, per il buon rapporto qualità/prezzo. Nel 2003 a Odense abbiamo sperimentato, molto positivamente, la formula del “bed & breakfast”, che si sta diffondendo in questi ultimi anni. Costa parecchio anche l’eventuale noleggio di una autovettura, per chi non volesse arrivare direttamente in auto dall’Italia, mentre la benzina ha prezzi simili a quelli italiani, almeno così era nel 2003.

Ottima la rete stradale e autostradale. Le autostrade sono gratuite, ma si paga il pedaggio sulle opere più importanti, come il ponte sul Grande Belt o quello sull’Oresund. L’automobilista danese è molto educato e disciplinato e questo rende, insieme al traffico ordinato, piacevole viaggiare in auto per il paese. Importante ricordarsi di accendere sempre gli anabbaglianti anche di giorno, in quanto è obbligatorio farlo, come negli altri paesi nordici, anche nei centri urbani. Massima attenzione a dare la precedenza alle biciclette agli incroci con le numerose piste ciclabili.

I trasporti interni, sia urbani che extraurbani (treni e traghetti, ovviamente fondamentali per muoversi in un paese che è un dedalo di isole), sono efficienti ma costosi. Nelle città, specie a Copenaghen, conviene acquistare la “card” che permette l’accesso illimitato ai trasporti nell’area urbana.

Copenaghen è davvero “splendida”: è una città vitale, gioiosa, verde, dove non ci stancherebbe mai di passeggiare per lo Stroget, la più lunga strada pedonale d’Europa, o per i bellissimi parchi, come quello del Rosenborg Slott. Da vedere poi la famosa Sirenetta, l’ottagono di Amalienborg, residenza reale (spettacolare il cambio della guardia, a me è piaciuto molto più di quello di Buckingham Palace), i canali, e in particolare il già citato Nyhavn. Merita salire sulla caratteristica Rundetarn (al cui interno è una “strada” a chiocciola, che permetteva di salire con le carrozze fin quasi in cima) per godere il panorama della città, con le numerose guglie delle chiese e degli edifici storici, fra cui spicca quella “a torciglione” del Palazzo della Borsa.

Ma molte sono le cose da vedere anche nel resto del paese. Ne cito solo alcune: la cattedrale di Roskilde, i castelli della Selandia (Kronborg a Helsingor, ambientazione dell’Amleto, e Frederiksborg a Hillerod sono i più belli), il magnifico centro storico di Ribe, la fortezza di Kolding, le dune mobili nel nord-ovest del paese, la fascinosa lingua di terra di Grenen, presso Skagen, dove si incontrano, spesso tempestosamente, Kattegat e Skagerrak, le bianchissime falesie dell’isola di Mon (che vanno viste scendendo sul mare, anche se la risalita è abbastanza faticosa). Nel mio tour del 1997 restò fuori la Fionia, col magnifico castello di Egeskov, Odense, la città di H.C.Andersen (in città si visitano sia la casa natale sia quella, minuscola, dove trascorse l’infanzia), i sereni paesaggi marini della Fionia stessa e delle piccole isole che le fanno corona, ma come detto ho colmato la lacuna nel 2003.

La Danimarca è nella UE ma non in area Euro, quindi occorre cambiare. Molto diffuso comunque il pagamento con le carte di credito.

In Internet partire dal portale www.visitdenmark.com (www.visitcopenhagen.dk per la capitale) per cercare informazioni.

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