L’imminente svolta, che sta per coinvolgere l’Italia, deriva da un ribaltone che riguarderà tutta l’Europa. E’ atteso un vero e proprio cambio di circolazione: ottobre finora, se escludiamo i primissimi giorni del mese, era stato accompagnato da caldo anomalo su gran parte del Continente.
Le temperature si sono assestate molto al di sopra del norma soprattutto sull’Europa Centro-Settentrionale, che ha goduto di un ottobre a lunghi sprazzi estivo. In tal senso continua l’anomalia di lungo periodo, visto che l’estate 2018 è stata particolarmente calda sempre sulle nazioni centro-settentrionali europee.
Le alte pressioni hanno spesso dominato in Europa, lasciando parzialmente scoperto il Mediterraneo e il Nord Africa, zone vulnerabili alla persistenza di gocce fredde che hanno portato ripetute condizioni d’instabilità che, come sovente capita in autunno, degenerano in alluvioni lampo localizzate.
Ora la situazione sta evolvendo verso un cambiamento. L’anticiclone si ritirerà verso le nazioni occidentali europee e punterà verso nord, lasciando quindi un’autostrada per la discesa di correnti fredde d’estrazione polare o artica in riversamento sui settori centro-orientali del Continente.
La situazione, entro metà della prossima settimana, diverrà in pratica diametralmente opposta a quella attuale. L’obiettivo principale delle irruzioni fredde da nord saranno le aree dell’Est Europa e i Balcani, ma anche l’Italia risentirà di questa circolazione da nord, soprattutto le regioni adriatiche.
Avremo a che fare con uno schema più tipicamente invernale probabilmente per tutta la terza decade del mese. Per questo si può parlare di autentica svolta, visto che sono attese una serie d’impulsi d’aria fredda diretta verso sud.
La discesa meridiana dell’aria fredda polare porterà ad un crollo delle temperature in picchiata su Scandinavia, nazioni del Centro Europa e Balcani, dove la colonnina di mercurio potrà calare anche di 15 gradi rispetto agli ultimi giorni, portandosi ben al di sotto delle medie.