La tempesta tropicale Grace, che qualche giorno fa erodeva con forti precipitazioni le coste lusitane, oggi viene assorbita dal fronte freddo della struttura ciclonica Tim, 986 hPa sopra la Scozia, trascinando il proprio fronte occluso sopra i fiordi norvegesi.
Al centro del Golfo di Guascogna si sta incastonando il vortice depressionario Uwe col suo minimo a 995 hPa, apportando flussi umidi verso il centro del Continente.
All’estremo nord il vortice polare Soren ha trovato dimora sopra la Russia nord-occidentale, solcando i territori finlandesi e moscoviti con sua frusta occlusiva.
Dai settori azzorriani risale una nuova depressione a 995 hPa, intenzionata a far visita alle vicine coste occidentali iberiche.
Il Mediterraneo centrale viene sovrastato da una possente campana altopressionaria nordafricana a 1024 hPa, capace di ridare sensazioni estive alla nostra Penisola.
La collisione tra la massa d’aria calda subtropicale, spinta da un flusso costante sud-occidentale, e la massa d’aria polare marittima ha aumentato il gradiente termico rinforzando il fronte freddo sopra le Isole Britanniche.
Il vortice depressionario che in mattinata sovrasta la Scozia tende, nel corso della giornata, a viaggiare verso est, approfondendo il suo ramo occlusivo sopra le coste norvegesi. Piogge ben distribuite si estendono dall’Inghilterra sino ad Oslo.
Nuvolosità a strati sovrasta il resto della Scandinavia. L’apporto gelido dei venti artici continentali provoca una leggera caduta di neve, associata a piogge profuse sino alla capitale russa.
L’incursione umida atlantica attraversa il Golfo di Biscaglia ed innesca una leggera instabilità sopra la Francia, il Benelux e la Germania centrale.
Ancora piogge prolungate si distribuiscono sopra il Portogallo. I cumuli bassi che offuscano i cieli lusitani sono il risultato della stretta vicinanza al nuovo cuore depressionario azzorriano in vivace rimonta meridiana.
Il Mediterraneo si conferma terra di conquista fertile per l’anticiclone nordafricano. Sparite tutte le interferenze cicloniche, il cuneo altopressionario investe l’intera Penisola Italica. Unico neo permane ad oriente, sopra la Turchia si scorge l’esaurimento dell’ultima residua goccia fredda.