Da giorni stiamo monitorando le proiezioni termiche e la risposta è univoca: le temperature scenderanno. Non sarà una semplice discesa, sarà una discesa sostanziale che andarà a sancire un vero e proprio ribaltone meteo.
Sgombriano subito il campo da dubbi: il freddo arriverà. Resta da capire entità, diffusione e durata. In tal senso i principali modelli matematici di previsione non sono affatto concordi: c’è chi mette la saccatura artica più a ovest, chi più a est. Non sono differenze di poco conto, sia chiaro, sono differenze che potrebbero cambiare lo scenario anche in termini di maltempo.
La mappa che vi mostriamo è quella relativa alle anomalie termiche d’inizio aprile. Significa che ci dà un’idea più o meno precisa degli scostamenti termici rispetto a una media climatica di riferimento (solitamente trentennale). Già tramite la colorazione possiamo capire quale sarà il trend, ma ci vengono in auto anche i valori numerici per avere un’idea più precisa dell’entità delle anomalie.
Stiamo parlando di temperature a 850 hPa, ovvero la quota di riferimento corrispondente a circa 1500 metri di altitudine. Superfluo dirvi che il blu più intenso certifica le anomalie più corpose, con oltre 6°C tra il Mediterraneo occidentale e l’Europa occidentale.
Emerge un maggiore coinvolgimento dei settori ovest d’Italia, ciò vorrebbe dire che la saccatura artica si distenderà a sud con traiettoria più occidentale. Ma lo ripetiamo, mancano ancora diversi giorni quindi dovete tenere conto che potranno esserci non pochi aggiustamenti rispetto a quanto mostrato dalle mappe attuali.
Concludiamo dicendovi che sarà bene togliere un po’ di abiti pesanti dall’armadio, perché siamo convinti che con le temperature delle ultime settimane in molti avrete fatto già il cambio di stagione. Ma è prematuro, lo abbiamo scritto tante volte e lo ribadiamo ancora.