Per prima cosa andrebbe evidenziato lo spessore, attività ancora pulsante, della Semipermanente d’Islanda.
Tale figura pressoria, ubicata proprio sull’Isola che ne origina il nome, sembra ancora ben decisa nel suo compito; tuttavia, aria più fredda di origini polari marittime (tratto bianco), sta creando una rimonta anticiclonica nella parte centrale dell’Atlantico.
Il settore centro occidentale del nostro Continente, come raffigurato dalle nubi evidenziate con punti di colore bianco, zone dove sono in corso temporali anche di forte intensità, è gia sotto l’influenza di queste correnti più fresche che, con il passare del tempo si sposteranno verso la nostra Penisola (cfr. frecce che indicano i vettori e le direzioni) portando instabilità verso il fine settimana e un marcato calo termico.
Si evidenzia inoltre che l’attuale “timida” spinta dinamica dell’HP delle Azzorre verso l’Atlantico centro settentrionale, sarà il primo approccio per un tentativo ben più possente, nei primi giorni della prossima settimana, per una risalita di detta figura altoressoria verso il circolo polare artico.
Ne scaturisce, scaturirebbe, uno spostamento del ciclone islandese verso l’Europa centrale (Francia e Germania), zone per altro già interessate da minimi pressori, che assumerà le caratteristiche, data la rimonta anticiclonica, di Vortice Polare.
Nasce, di conseguenza, una situazione più chiara di instabilità per le aree del Mediterraneo centro settentrionale, settore di levante ed in seguito di ponente.
Per ora, partiamo da questo punto e nei prossimi editoriali svilupperemo il discorso circa una possibilità di controtendenza a questa fase calda di origini africane.