Ci troviamo a commentare una situazione che da molti anni non si verificava sul bacino del mediterraneo: una depressione ben strutturata si staglia tra Francia e penisola iberica con due minimi (1001hpa) ai quali sono collegati due sistemi frontali, in lento movimento verso nordest.
Essi condizionano il tempo su tutto il bacino del Mediterraneo, con variabilità perturbata sull’iberia e la Francia, dove non mancano precipitazioni, attese con gioia dalla Spagna, che ha vissuto un periodo particolarmente siccitoso e caldo, mente ora le temperature sono nella norma del periodo grazie alle correnti settentrionali figlie dei freddi venti artici, che ben vediamo evidenziati nella loro discesa dalle nubi ad ovest della penisola iberica, classico acciottolato cumuliforme che ben alimenta i vortici franco iberici.
Tutt’altra situazione si trova termicamente a vivere il nostro paese e non solo, che sotto la spinta di correnti meridionali africane, ha subito un aumento vistoso al sud, comunque evidente al centro, con valori decisamente sopra la norma del periodo, complice anche un miglioramento delle condizioni meteo e quindi una maggiore presenza del sole, che altro non fa che contribuire a tale incremento.
E’ il nord che ancora vive una situazione di variabilità molto nuvolosa, le temperature sono nella norma del periodo, e la neve caduta in questi giorni è sufficiente per l’apertura stagionale nei pieni termini come non avveniva da tempo.
L’anticiclone Atlantico cerca di imporre la sua presenza dall’oceano fin verso il Regno Unito, che a causa di ciò vive un momento di variabilità poco nuvolosa, con maggiore copertura a sud dell’isola per la maggiore vicinanza ai centri depressionari, ma presto il tempo tornerà a peggiorare come è di prassi in questo periodo quando le pause dal maltempo sono davvero effimere. Da notare il quadro termico davvero freddo su tutta l’isola e sull’Irlanda, con temperature sotto la norma per l’avvenuta discesa artica che è andata a confluire nei minimi iberici. Ma anche qui assisteremo ad un prossimo aumento per l’entrata di venti oceanici, portati dalla depressione di cui vediamo gli avamposti sull’Islanda e in pieno oceano.
Anche l’Europa centrale si trova con valori termici vicini alla norma o leggermente inferiori, ma qui sta agendo una ventilazione derivata dall’aria artica ed i cieli sono spesso grigi e piovosi e la neve scende a quote basse, così come sulla penisola scandinava, che maggiormente temperata ad ovest, con massime sopra lo zero, risente di temperature fredde altrove, dove la neve si fa vedere, causa la copertura nuvolosa legata alla presenza di area depressionaria, con annesso fronte artico in azione proprio su Svezia e Finalndia.
Più ad est sono le correnti meridionali a prevalere sulla circolazione generale, ed i cieli sono chiusi, per il contrasto tra l’aria preesistente e il nuovo afflusso temperato, le piogge si sono sostituite alla neve su Polonia Boemia Slovacchia e paesi baltici, mentre ancora le precipitazioni hanno carattere nevoso più ad est e a nord con le massime intorno a 0°C.
In queste situazioni l’area balcanica subisce netti aumenti termici, sotto la spinta delle correnti sudoccidentali, che non lasciano spazio ai cieli sereni, ma sono presenti nuvole e piogge, maggiormente sull’area Greco-albanese.
Situazione che si sbloccherà molto lentamente con l’avanzata sia dell’area depressionaria iberica che dell’anticiclone delle Azzorre che cercherà di distendere i suoi tentacoli verso est sudest, ma per l’Italia si prevedono ancora giorni uggiosi, specie al centro sud.