La stella cometa è uno dei simboli del Natale, quella notoriamente più brillante delle altre e che è presente in ogni presepe della tradizione ad illuminare il sentiero dei Re Magi. La cometa di Natale non è solo leggenda o suggestione, ma in questi giorni esiste davvero alzando lo sguardo verso il cielo.
Tra l’altro non è la prima volta che una cometa illumina il cielo notturno dei giorni di Natale. Nel 2015 c’era stata Catalina, una stella visibile anche ad occhio nudo e che aveva dato luogo ad uno spettacolo incantevole proprio nella notte della Vigilia di Natale.
Quattro anni dopo ci siamo di nuovo con un evento altrettanto strabiliante, se non di più. Un’altra cometa si prepara a sfrecciare nel cielo, denominata 2l/Borisov, dal nome dell’astrofilo ucraino Hennadij Borisov che l’ha scoperta lo scorso 30 agosto 2019.
Sarà questa la prima cometa interstellare mai osservata nel nostro sistema solare. Vederla ad occhio nudo sarà alquanto difficile, ma sarà sufficiente munirsi di un buon telescopio di almeno 15 cm di diametro o raggiungere eventualmente gli osservatori astronomici, dove farsi guidare dagli esperti.
Il giorno migliore per osservare la stella cometa, che sta attraversando le costellazioni del Cratere e dell’Idra, sarà il 28 dicembre, momento nel quale risulterà più vicina alla Terra e quindi con maggiori possibilità di essere avvistata, in virtù anche della fase di novilunio.
Se l’asteroide ‘Oumuamua era di origine completamente aliena, la cometa Borisov ha invece delle caratteristiche, come il suo colore, che la legano al nostro Sistema Solare. Sono ancora in corso studi per determinarne con esattezza la conformazione, e quindi la provenienza.
La cometa viaggerà verso Giove lasciando la sua orbità già a metà del 2020, per continuare il suo viaggio nello spazio interstellare in direzione della costellazione del Telescopio, risultando visibile nell’emisfero australe.