Il gelo sta facendo rotta in queste ore sul cuore dell’Europa. Si tratta di un fiume d’aria molto fredda proveniente dalla Russia, che sta portando le temperature in picchiata fino a valori sottomedia d’oltre 10/12 gradi.
Questo brusco ed eccezionale abbassamento delle temperature s’inserisce comunque in un mese di marzo finora decisamente freddo, almeno su parte del Continente. La mappa delle anomalie termiche, riferite alla prima metà di marzo, mette in evidenza come il freddo abbia prevalso su un’ampia porzione del Centro-Nord Europa.
Su Penisola Scandinava e Russia si sono registrati i maggiori divari rispetto alla norma, con temperature anche di 5/7 gradi inferiori a quelle tipiche del periodo. Si tratta delle conseguenze dello stratwarming di febbraio, che va a favorire il freddo in parte dell’Europa.
Sull’area mediterranea, compresa l’Italia, il clima è risultato invece un po’ più mite, grazie a prevalenti correnti temperate occidentali e a tratti nord-africane. Ora, nella prossima settimana il freddo coinvolgerà più direttamente anche il Mediterraneo e l’Italia, a conferma di un inverno che non vuole cedere il testimone alla primavera.