Il 2019 è stato uno degli anni più caldi che si siano mai avuti, il secondo in assoluto più caldo a livello globale ed il primo in Europa. Non ha fatto eccezione nemmeno l’Italia, con il 2019 che si è classificato al quarto posto degli anni più caldi, considerando la serie storica di dati dal 1800 ad oggi.
In epoca di riscaldamento globale innegabile, siamo dinanzi al periodo nel quale le temperature stanno mostrando un trend rialzista ancora più marcato. Per il bene del Pianeta, ci piacerebbe poter parlare di un’inversione di tendenza, ma invece è tutto l’opposto.
I dati dell’Istituto di scienze dell’atmosfera del clima del CNR ci forniscono un quadro sull’Italia, che non può che essere in linea rispetto a quanto avviene nel resto del mondo. Stiamo peraltro vivendo una prima parte d’inverno dal clima molto caldo, che non fa eccezione rispetto all’andamento degli ultimi mesi.
Il 2019 in Italia ha chiuso con un’anomalia di +0.96°C sopra media, risultando il quarto anno più caldo per il nostro Paese dal 1800 ad oggi, preceduto dal 2014 e 2015 (+1°C sopra media) e dal 2018 (l’anno più caldo con un’anomalia di +1.17°C rispetto alla media del periodo di riferimento 1981-2010).
Con il 2019 si è andato a chiudere anche il secondo decennio del nuovo millennio, risultando il più caldo da quando abbiamo osservazioni disponibili per l’Italia. Eppure nel corso di questo decennio si sono avute anche delle fasi di freddo importanti, in particolare quella del febbraio 2012.
Anche per l’Italia ognuno degli ultimi quattro decenni è risultato essere più caldo del decennio precedente, evidenziando questo persistente trend verso un continuo incremento delle temperature: dal 1980 ad oggi la temperatura in Italia è cresciuta mediamente di 0.45°C ogni decennio.