L’andamento meteo di giugno lo abbiamo definito a dir poco bizzarro ed anomalo, soprattutto in merito alle grandi piogge che hanno colpito molti paesi affacciati sul Mediterraneo, tra cui anche l’Italia per l’assenza di una stabile figura d’alta pressione che ha invece dominato sull’Europa Nord-Occidentale.
Queste precipitazioni così insolite hanno sicuramente contribuito a far apparire giugno come mese tutt’altro che estivo. Se però facciamo riferimento alle temperature, giugno è stato in realtà abbastanza caldo quasi ovunque, sebbene ben meno rovente di alcuni giugno degli ultimi anni.
I dati ISAC-CNR indicano comunque che giugno 2018 si è classificato come il quindicesimo più caldo degli ultimi 200 anni, con un’anomalia di +1.68°C rispetto al trentennio 1971-2000. Solo un anno fa giugno ebbe un’anomalia di +3.22°C, risultando il più caldo dopo quello irripetibile del 2003.
L’elemento di maggior spicco di giugno è però legato alle precipitazioni, risultate superiori alla norma del 124% a livello nazionale. Tuttavia, bisogna considerare che il Sud Italia ha localmente beneficiato di piogge addirittura del 300/400% superiori alla norma, mentre il Nord ha chiuso con precipitazioni sotto la media.
Abbiamo insomma avuto un meteo alla rovescia, con l’instabilità atmosferica ed addirittura alcune fasi di maltempo che hanno penalizzato il Meridione, ove normalmente giugno dovrebbe essere secco o con ben poche piogge. Prosegue il trend di elevata piovosità di questo 2018 rispetto al siccitoso 2017.