E’ un inverno terribile e lo sappiamo molto bene, con febbraio che non ha affatto compiuto alcuna inversione di marcia. La stagione invernale quest’anno è stata letteralmente stravolta su tutta Europa, con i numeri che dimostrano quello che è uno scenario a dir poco inquietante.
La temperatura media di gennaio 2020 in Europa è stata la più alta che sia mai registrata da inizio rilevazioni. Secondo il Copernicus Climate Chance Service, la temperature sarebbe stata di ben 3.1 gradi superiore alla media di riferimento del trentennio tra il 1981 e il 2010.
Gennaio di quest’anno in Europa è stato più caldo di circa 0.2°C rispetto al gennaio che era stato finora più caldo in Europa, quello del 2007. Ma come è andata invece in Italia? Fortunatamente la nostra Penisola è stata tra le zone con minori anomalie termiche, anche se è stato un mese tutt’altro che invernale.
L’anticiclone ha infatti dominato in maniera quasi incontrastata, impedendo l’arrivo non solo di irruzioni fredde ma anche di perturbazioni capaci di portata la pioggia. In merito alle temperature, Gennaio in Italia è stato più caldo di +1.40°C rispetto alla media del trentennio 1981-2010, secondo ISAC-CNR.
Gennaio si è così classificato al nono posto dei gennaio più caldi dal 1800, con il più caldo che è stato quello del 2007 con un’anomalia di +2.38°C. A contribuire maggiormente all’anomalia sono state le temperature massime, con un’anomalia di +1.92°C che equivale al terzo gennaio più caldo.
Nel dettaglio, a livello nazionale, sono state le regioni settentrionali quelle che hanno risentito delle maggiori anomalie termiche, mentre tra estremo Sud e Sicilia il mese di gennaio ha visto valori quasi prossimi alla norma.
Quello che si avvia a concludersi è un inverno fortemente anomalo, con temperature di 1,65 gradi al di sopra della media storica in Italia, considerando i soli mesi di dicembre e gennaio. La maggiore preoccupazione è legata alla mancanza di pioggia, tanto che in molte regioni si aggrava l’allarme siccità.