CLIMA E METEO: un parametro molto importante per la misurazione dei cambiamenti climatici è dato dall’estensione annuale raggiunta dai ghiacci artici, ovverosia la superficie occupata dal ghiaccio lungo gli oceani artici, monitorata costantemente dai nostri satelliti.
In questa terza decade di aprile 2019, appare come l’estensione dei ghiacci sia particolarmente inferiore alla norma, tanto da poter generare un nuovo record di estensione minima per questo mese.
Con 13.247 milioni km quadrati di estensione al 23 aprile, i ghiacci artici marini sono inferiore alla norma di circa 1.200.000 km quadrati.
A contribuire a questo probabile record sono state le temperature eccezionalmente elevate che si sono verificate nel mese di marzo sull’Alaska (dove lo stretto di Bering si è ritrovato privo di ghiaccio già alla fine di marzo), sia il caldo anomalo che ha interessato nei primi giorni di aprile la Siberia centro-settentrionale.
Un altro parametro importante per la valutazione della condizione del ghiaccio sul Polo Nord è la misurazione del volume dei ghiacci artici, misurazione che anche in questo caso deve essere obbligatoriamente effettuata tramite sensori satellitari.
In questo caso, al contrario dell’estensione che è decisamente al di sotto della norma, il volume del ghiaccio rientra quasi nella normalità, e gli spessori sono particolarmente elevati sulle coste canadesi e groenlandesi, dove si sfiorano i 5 metri di spessore.
L’indicazione dello spessore del ghiaccio mostra quelle che saranno le zone che si scioglieranno prima e più facilmente nel corso della stagione calda (con tutta probabilità le zone di ghiaccio a ridosso dell’Europa settentrionale e della Siberia).