Cosa hanno fatto, hanno pulito l’immagine? Sembra proprio essere così. Siamo abituati da molti giorni a vedere le immagini satellitari riportare grossi ammassi nuvolosi campeggianti su tutta Europa, invece oggi sembra essere tutto sparito. L’alta pressione oceanica impone la sua legge.
In Europa
Possente movimento ed espansione dell’anticiclone azzorriano che in pochi giorni è riuscito ad abbattere la dittatura ciclonica artica e ad impossessarsi dell’intera Europa centro-occidentale. Come è facile osservare dall’immagine, eccetto alcuni residui pluviometrici dettati dallo scontro attivo tra le due diverse masse d’aria aventi temperature dissimili a sud della Germania ed Austria, i Paesi euro-occidentali si mostrano privi o lievemente coperti da nuvole.
Un grossa fascia di protezione altopressionaria si interrompe solo in prossimità dei Paesi dell’Est sopra i quali insiste ancora la lingua bassopressionaria artica. La superficie di confine tra questi due settori è sfruttata interamente dai venti gelidi artici per arrivare, con una rotta meridiana, verso il Mediterraneo, cercando di raffreddare i “bollori” anticiclonici.
Infatti, come si può osservare dall’immagine, la protezione dell’Hp si estende su tutto in nord Italia, lasciando ancora scoperto il centro-sud che subisce anche oggi le conseguenze di questa dinamica instabilità.
All’estremo nord dell’Europa emerge un possente agglomerato nuvoloso gelido, è l’armata frontale polare che, alimentata dai venti incessanti groenlandesi, cerca di contrastare l’espansione azzorriana.
In Italia
Come sopra accennato, l’intero settore settentrionale gode della protezione anticiclonica. Un aspetto da monitorare in questi casi, ovvero a seguito di un lieve aumento delle temperature, è la generazione di valanghe nel settore alpino. L’ultimo residuo nuvoloso è presente sulla Romagna, altrove la copertura è principalmente medio-alta e stratiforme.
Le zone adriatiche centrali soffrono ancora della presenza della lingua ciclonica che implica cieli molto nuvolosi.
A sud sono presenti isolati addensamenti cumuliformi a carattere temporalesco sulla punta della Penisola. Insiste ancora la nuvolosità sulle aree meridionali della Sicilia, luogo in cui termina l’affondo artico ed inizia la risalita anticiclonica sub-tropicale, confine testimoniato dagli ultimi sussulti instabili sulle coste tunisine.