Per ciclone tropicale si intende “un Ciclone a cuore caldo con profonda convezione temporalesca centrale e circolazione dei venti chiusa attorno ad un centro, formatosi su acque tropicali o subtropicali del pianeta”. Il Mediterraneo rientra a pieno titolo all’interno della categoria dei bacini subtropicali.
Vi è quindi poco da sorprendersi che sul Mediterraneo si possano formare questi uragani in miniatura, ovvero figure del tutto simili (ma meno distruttive) come struttura agli uragani tropicali. In genere tutto parte da un ciclone extratropicale, quelli più comuni alle nostre latitudini, che evolve in ciclone simil tropicale.
A livello sinottico in atmosfera si osserva quel processo che prende il nome “transizione tropicale”, nient’altro (si fa per dire) che uno squilibrio termodinamico tra l’aria fredda (che essendo pesante scende di quota) e le calde acque superficiali oceaniche. Allora cos’è che accresce ulteriormente la struttura?
È proprio questo squilibrio, associato al calore latente marino, che va ad alimentare lo sviluppo di quelle enormi nubi convettive che si scorgono in prossimità dell’occhio e alla trasformazione del “cuore freddo” (struttura baroclina, con minimo non coincidente ad ogni quota considerata) in “cuore caldo” (struttura barotropica, con minimo coincidente a tutte le quote).
Quel che preme sottolineare è che nel momento in cui subentrano i processi suddetti, non è necessario avere temperature marine particolarmente alte. Vi sono casi, anche recenti, di cicloni sviluppatisi nel cuore della stagione invernale. Talvolta sono sufficienti valori termici prossimi ai 20°C affinché una depressione extratropicale degeneri in un Ciclone Mediterraneo simil tropicale.
I Medicanes sono poi il gradino più alto dei TLC (Tropical Like Cyclones), ovvero i cosiddetti uragani mediterranei. Per arrivare a questo livello d’intensità, effettivamente si necessita di un mare caldo con temperature superficiali mediamente comprese tra i 24 e i 26°C. Ecco perché sul Mediterraneo i TLC non sono un fenomeno raro, ma sono ben pochi i casi in cui il TLC arriva fino all’intensità di uragano mediterraneo.