Il Ciclone Josie, che ha colpito domenica nelle isole Fiji, ha causato piogge torrenziali con gravi inondazioni e purtroppo 4 vittime. Due di queste erano turisti: Veer Goundar, 57 anni, e Shinal Mudaliar, la figlia venticinquenne, travolti dalla furia dell’acqua mentre attraversavano mentre si recavano all’aeroporto di Nadi, città situata sull’isola più grande del paese, Viti Levu. Durante l’attraversamento del ponte di Tabarua la loro auto è stata spazzata via dal fiume in piena.
Josie è stato classificato come ciclone tropicale di prima categoria, con vento compreso tra 70-100 km/h. Anare Leweniquila, direttore del National Bureau of Crisis Management, ha dichiarato che ci sarebbero almeno 1873 persone in strutture di prima accoglienza e non potranno tornare nelle proprie abitazioni per altri 2-3 giorni fintanto che non verranno fatti i controlli del caso e soprattutto le bonifiche contro le zanzare per evitare pericolose epidemie.
I danni più rilevanti sono stati registrati su Viti Levu: la capitale del paese, Suva, e nelle città di Ba e Rakiraki mancava la corrente elettrica. Kadavu, l’isola più meridionale delle isole Fiji, è tagliata fuori dal mondo con ben 74 arterie stradali chiuse a causa delle piogge.