Le proiezioni del Centro Meteo Europeo confermano quanto avevamo analizzato alcuni giorni fa, ovvero un abbassamento graduale della temperatura per il fine mese sull’Italia, con l’arrivo di modeste precipitazioni.
Con l’avvento del mese di febbraio, le condizioni meteo dovrebbero frequentemente peggiorare, in quanto si avrebbero precipitazioni più frequenti ed abbondanti rispetto a gennaio. Inoltre specie la prima parte di febbraio potrebbe presentarsi più fredda rispetto alla norma.
In breve: quanto abbiamo descritto sarebbe a favore di nevicate a bassa quota su molte regioni italiane, specialmente al Nord Italia, dove potrebbe nevicare sino in pianura.
Attenzione: si tratta di proiezioni a lunghissimo termine, che spingono la previsione fino a circa un mese mezzo di validità. L’affidabilità di questi bollettini è medio-bassa, pertanto la finalità di questo approfondimento è esclusivamente editoriale.
Osserviamo dalle mappe del Centro Meteo Europeo, che le precipitazioni dovrebbero accumularsi con maggiore rilevanza nel settore estero delle Alpi, dove potrebbe nevicare decisamente con molta intensità.
Allo stesso tempo vediamo precipitazioni, spesso nevose, prospettate per le regioni del Nord Italia, e probabilmente anche in Valle Padana a causa delle basse temperature. Valori termici non eccessivamente rigidi rispetto alla media del periodo, ma probabilmente favorevoli alla neve, essendo questi attesi sotto la media.
Le precipitazioni potrebbero essere intense anche sul basso versante tirrenico, ove in questa parte d’Italia ci troviamo nel periodo piovoso dell’anno.
C’è da aggiungere che con le basse temperature previste, potrebbe nevicare su tutti i rilievi d’Italia.
In merito alla quota neve, in generale, qui si fanno esclusivamente delle ipotesi. Ma se la temperatura dovesse essere a tratti più bassa rispetto la norma, la neve potrebbe fare una fugace apparizione anche le basse quote di altre regioni del nostro Paese.
Osservando nel dettaglio le mappe del Centro Meteo Europeo, rileviamo la presenza di anomalie di temperatura e di pressione atmosferica – inferiori alla norma – nell’Europa orientale, ciò ci fa intendere che si potrebbero verificare discese di aria fredda di origine polare, che transiterebbero sulla Russia europea per poi interessare anche l’Italia.
Ma ciò non dovrebbe essere la corrente prevalente del periodo di previsione, e non sarebbe ideale per avere basse temperature da gran gelo.
Per gelo indichiamo ondate di freddo provenienti dalla Siberia. Va anche detto che questi modelli matematici difficilmente ci danno indicazioni su eventi di tale natura.
Insomma, la linee di tendenza è abbastanza buona, nonostante che le proiezioni del Centro Meteo Europeo per i prossimi 10 giorni siano pessime per gran parte dell’Europa, ovviamente sotto un punto di vista di coloro che si attendono condizioni climatiche nella norma.
Il Centro Meteo Europeo prospetta a più riprese l’intensificarsi dell’alta pressione sull’Europa per i prossimi 10 giorni, con un calo della temperatura modesto verso l’Europa centrale è anche parte d’Italia. Ovvero proiezioni meteo assai distanti dalla normalità che ci si potrebbe attendere in questo periodo dell’anno.
Però le proiezioni a 10 giorni non vanno a escludere quanto abbiamo detto prima, in quanto il raffreddamento viene prospettato dopo il 20 gennaio, e soprattutto le fasi di maltempo in febbraio.
La ripresa di condizioni meteo avverse a febbraio potrebbe essere una proiezione credibile, infatti in altre annate, dopo un lungo periodo di alta pressione, abbiamo osservato che il mese di febbraio ha mostrato condizioni meteo invernali.
Ora come ora attendiamo di avere conferma con le prossime previsioni distribuite dai centri meteo internazionali.
Rammentiamo che le previsioni meteo con validità sino a 5 giorni, hanno una maggiore affidabilità, mentre questa decresce man mano che ci allontaniamo nel tempo.
– ANCONA