I Centri Meteo individuano nella seconda parte del mese di Settembre un guasto molto rilevante, di portata tale che avrebbe caratteristiche più tipiche in metà di Ottobre. Un tale evento meteo appare credibile, soprattutto se si osserva il tempo del passato, fatto di una rassegna di estremi climatici.
Ormai in Europa, ed in Italia, si passa velocemente da un periodo mite ad uno subito caldo e poi ad uno fresco se non freddo e viceversa. In Europa il clima appare estremizzato, o meglio con caratteristiche più tipiche dei climi continentali che di quelli fortemente influenzati dall’Oceano come invece vorrebbe la statistica, insomma, la media.
Le previsioni meteo prospettano dopo il 10 Settembre, una forte ma breve ondata di caldo, con picco di calura nel Centro Nord Italia e l’Europa centrale, e successivamente un severo raffreddamento del Continente europeo.
Per dopo metà mese, le linee di tendenza variano abbastanza da un giorno all’altro, ma sono tutte indirizzate verso un raffreddamento.
Le proiezioni odierne indicano il passaggio nel centro nord Europa di un’area di Bassa Pressione insolitamente profonda, che attirerebbe verso sud aria fredda di estrazione polare marittima.
Ma come detto, tali previsioni sono soggette a cambiamenti, e solo due giorni fa era stata prospettata aria fredda che sarebbe giunta nientemeno che dalla Russia fin verso l’Italia. Insomma, previsioni che cambiano, ma sono sempre orientate verso un raffreddamento.
Insomma, l’Estate 2018 che si sta estendendo in questa parte di Settembre con la nuova calura e quella che verrà, nonostante i temporali passeggeri, potrebbe davvero ricevere una severa attenuazione nella seconda parte del mese, quando il ritorno successivo di eventuali belle giornate, difficilmente saranno in grado di riportare il caldo estivo soprattutto nel Centro Nord Italia.
Un così brusco decadimento della stagione estiva appare comunque una pessima notizia per le colture che in questo periodo sono giunte a maturazione, e che potrebbero subire danni dal brusco maltempo ottobrino che avverrebbe nel cuore di Settembre.
Per altro, la neve tornerebbe nelle Alpi.
Ovviamente non facciamo cenni alla quota neve, ma evidenziamo che con un calo termico e con precipitazioni, questa parte d’Italia è soggetta a nevicate. Neve precocemente già caduta qualche settimana fa nel settore orientale sino a 1000 metri di quota nel versante italiano, gli 800 metri in quello austriaco.
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