GIUGNO AFRICANO: come più volte evidenziato ultimamente, da inizio mese a oggi non si fa altro che parlare dell’Anticiclone africano. Non potrebbe essere altrimenti, visto quel che sta accadendo. E non potrebbe essere altrimenti alla luce di quel che accadrà. Come ben sappiamo il break rinfrescante del fine settimana è stato effimero, pur in grado di apportare un sostanzioso calo termico e qualche temporale. Ma la possanza anticiclonica è tale che le perturbazioni non hanno la forza necessaria per spodestarlo dal trono. Ed ecco quindi che da qui a fine mese dovremo sottostare al suo diktat.
FORTI ANOMALIE TERMICHE: superfluo dirlo e scriverlo, ma il rialzo termico alle porte condurrà i termometri su valori abbondantemente al di sopra delle medie stagionali. E’ ancora presto per parlare di eccezionalità, certo è che osservando le proiezioni termiche dei più autorevoli centri di calcolo non c’è di che stare allegri. Possiamo dirvi, fin da oggi, che le massime potrebbero presentarsi alla corte dei 40°C e in qualche caso persino oltre. Non solo. Farà caldo anche di notte perché teniamo conto che i tassi di umidità cresceranno e l’afa diverrà persistente.
CENNI DI CAMBIAMENTO: qualche segnale in tal senso potrebbe arrivare già a fine giugno, allorquando un affondo depressionario atlantico potrebbe determinare un cedimento della struttura anticiclonica sulla Penisola Iberica. Inizialmente ciò andrebbe a enfatizzare ulteriormente l’apporto d’aria rovente sulle nostre regioni, ma in seguito potremmo assistere a un vero e proprio break. Attenzione, perché se confermato potrebbero realizzarsi condizioni di forte maltempo temporalesco (i contrasti termici che andrebbero a crearsi sarebbero enormi.
DIFFERENZE MODELLISTICHE: a questo punto dobbiamo darvi atto di alcune, importanti differenze modellistiche. L’americano GFS, ad esempio, anticiperebbe i tempi proponendoci il break già a fine giugno. L’europeo ECMWF, invece, procrastina i tempi (inizio luglio) ma acuisce il peggioramento al punto che si potrebbe parlare – ovviamente se il tutto trovasse riscontro nella realtà – di piccola crisi stagionale. Vedremo…
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