Per ora si tratta di ipotesi. Non ci stancheremo mai di ripeterlo: quando subentrano blocchi barici come quelle in divenire – che come ben saprete porterà l’Alta africana sul nostro Paese – dipingere scenari differenti diventa complicato. Per smantellare una struttura così possente occorrerà tanta energia e i vari tentativi provenienti da nord o da ovest potrebbero risolversi in un nulla di fatto.
Tuttavia, giusto dirlo e sottolinearlo, i modelli matematici di previsione – prima uno, poi l’altro – cercano una via d’uscita. Via d’uscita che potrebbe avvalersi della minor vigoria anticiclonica sul fianco orientale ed è là che potrebbero inserirsi i disturbi depressionari. Oggi, ad esempio, sia GFS che ECMWF intravedono un primo tentativo di sblocco verso il 15-16 giugno. La mappa che vi mostriamo è una rielaborazione grafica dell’ultima corsa dell’americano (GFS appunto), tramite la quale è possibile identificare la dinamica descritta: intrusione d’aria fresca da nordest, in progressivo avanzamento verso il nostro Paese.
Ora la domanda è: andrà in porto? Difficile rispondervi. A nostro avviso i presupposti ci sono e un nuovo break potrebbe farsi strada proprio a cavallo tra metà e l’ultima decade di giugno. Di quale entità lo stabiliremo in seguito, l’importante è che vi sia un po’ di respiro dopo la canicola in arrivo…