L’Estate 2017 è candidata a generare in un periodo imprecisato, e con durata non definibile, una imponente ondata di calore nell’Europa mediterranea. Rispetto ad altre stagioni molto calde, appare molto più a nord della nuova media l’anticiclone sub tropicale.
La conseguenza che si riscontra è la migrazione fin quasi verso le coste americane dell’Anticiclone delle Azzorre, e la costante probabilità che in varie parte d’Europa vi siano ondate di calore anomalo.
Nei prossimi giorni spetterà alla penisola Iberica sperimentare valori termici diffusamente sopra i 40°C. Da loro si sa che l’Estate è più calda che da noi, ma non così tanto come potrebbe esserlo. Anche in Italia fa caldo, e non poco, il mese di Giugno si è concluso con medie climatiche sensibilmente superiori alla media, ed il refrigerio di fine mese ha portato i termometri nella media.
Insomma, c’è il concreto rischio che il mese di Luglio sarà molto caldo, con eventuali onde di calore non prevedibili con largo anticipo. Ma anche c’è la possibilità di avere periodi con forti temporali.
Da circa 20 anni viviamo con la costante possibilità di avere stagioni caldissime. Ricordiamo che anche in passato ci sono state stagioni estive molto caldo. Lo furono quelle degli anni ’40, poi ci furono circa due decenni di estati più fresche con persino l’avanzamento dei ghiacciai alpini negli anni ’70.
Quelle appena descritte sono fluttuazioni del clima che in passato si superavano diversamente rispetto a oggi, in quanto buona parte della popolazione abita in grossi centri urbani, dove al caldo naturale si somma quello prodotto dal cemento, e l’Estate diventa un vero supplizio.
Venti, trenta anni fa, ed anche oltre, la bella stagione era festeggiata con sagre, oggi si invoca il refrigerio. E nel frattempo si diffondono non più come beni di lusso i climatizzatori, surclassando l’uso dei ventilatori.
Il clima di questi decenni è cambiato, e ha modificato le nostre abitudini. Si parla spesso di emergenza caldo e non più di Estate, come se non fosse più la bella stagione, ma un periodo climatico da cui difendersi per la crescente calura.
Ormai è quasi normale avere giornate estive con 5°C sopra le medie di 20-30 anni fa, e sovente si parla di gran calura quando si va a ben 10°C sopra la norma. Concludendo, è giunto il momento di anticipare le emergenze del clima.
Gli scienziati diffondono pessime notizie, e le abbiamo spesso enunciate. Probabilmente è giunto il momento di prevenire i disagi delle nuove Estati.
Nel frattempo aumentano di intensità i temporali, e quali ogni volta sono previsti c’è emergenza meteo per i danni causano.
In Italia, tutto sommato, a paragone con altri Paesi, finora ce la caviamo con scarsi danni derivanti dai cambiamenti climatici.
Citiamo Mosca dove in una sola Estate ci sono stati già 2 tra i maggiori super temporali degli ultimi decenni. I Paesi Baltici e la Germania orientale dove ci sono state imponenti alluvioni lampo, dove anche la grande Berlino ne ha pagato le conseguenze semi paralizzata per gli allagamenti.
L’emergenza del clima non è nel futuro, ma è un problema di oggi. Che esso sia una fluttuazione del clima, la società moderna è comunque parecchio vulnerabile alle avversità del tempo.