Da ormai tre mesi il meteo eccezionalmente siccitoso sta flagellando la Gran Bretagna, con picchi di caldo e incendi che hanno colpito le brughiere di molte parti del Paese, modificando il colore del paesaggio. Quella in corso è un’estate decisamente insolita, senza le piogge tipiche di questa stagione.
Osservando il satellite, non si vede più quella distesa verde che domina costantemente dalla Manica alle coste scozzesi, ma una macchia che tende al giallo, sintomo della carenza di acqua. Le precipitazioni sono così rare che quest’estate è per ora la più secca dal lontano 1961.
La tipica terra verde d’Inghilterra ha lasciato posto più ad una savana, perché i prati di smeraldo appaiono quasi del tutto sbiaditi, con la presenza di una desolante distesa arida giallastra più tipica dei climi estivi siccitosi.
Non c’è infatti più per irrigare i raccolti e stanno soffrendo anche i pascoli. Per l’agricoltura è una vera e propria emergenza, ma non mancano i disagi per i cittadini. In alcune zone dell’Inghilterra, dalla prossima settimana non potranno più essere usate le pompe da giardino.
Di questo passo l’estate del 2018 sarà ricordata come quella più arida dal lontano 1776, quando gli Stati Uniti dichiaravano l’indipendenza proprio da Londra. L’assenza di precipitazioni è così eccezionale che stanno riaffiorando vari giacimenti archeologici e postazioni di battaglia risalenti alle guerre mondiali.