Siamo nel pieno di una fase meteo primaverile decisamente travagliata, dove il clima non è certo quello tipico di maggio. La causa di questa prima parte di maggio così anomala si deve ad uno schema barico congeniale alle irruzioni fredde artiche in direzione del Mediterraneo e del Sud Europa.
Dopo l’eccezionale invasione artica dello scorso weekend, un nuovo impulso freddo si appresta a colpire anche l’Italia generando un nuovo crollo delle temperature in picchiata su valori ben sottomedia. A ciò si aggiungerà forte maltempo, con altre clamorose nevicate su Alpi e Appennino.
E’ davvero incredibile il quadro meteo che si sta delineando a cavallo fra questo weekend e l’inizio della prossima settimana. Il freddo in arrivo non sarà storico come quello d’inizio mese, ma sarà comunque una nuova ondata artica fortemente anomala per il periodo.
Finito questo periodo così turbolento, potrebbe esserci l’improvviso passaggio drastico da un estremo all’altro, ovvero dal freddo al caldo con la possibilità che scoppi di botto l’estate, o che comunque possa verificarsi la prima fiammata d’aria rovente africana su parte dell’Italia.
Per ora si tratta solo di indicazioni sul lungo termine, a distanza di oltre una settimana, e quindi da prendere molto con le pinze. Già da diversi giorni i centri meteo stanno fiutando questa tendenza verso il 20 maggio, che quindi non è affatto da trascurare.
Dopo un maggio di freddo dal sapore a tratti quasi invernale, proprio all’inizio della terza decade mensile ci sarebbe la prima vampata di calore, che potrebbe far impennare i termometri fino a 35 gradi ed oltre tra l’estremo Sud e le due Isole Maggiori.
Vi è comunque la concreta possibilità che possa trattarsi di una fiammata di calore rapida, ovvero intensa ma fugace. Maggio continuerà insomma nella sua dinamicità, in quanto questa eventuale rimonta anticiclonica nord-africana sarebbe di tipo mobile, senza alcun cenno di persistenza.