Da alcuni giorno vi scriviamo dell’avvento dell’anticiclone africano in direzione dell’Italia, che avrà i suoi maggiore rilevanza nel Centro Nord Italia, soprattutto nelle zone interne, dove la temperatura si porterà verso valori eccezionali, o da record.
Da record, o non di record, perché i record del maggio 2009 furono così imponente che portarono i termometri mediamente tra i 3 ed i 5°C sopra i valori dei precedenti record misurati nel trentennio di riferimento per definire la temperatura media.
Insomma, farà caldo, e già ne fa. Questa previsione meteo appare di alta affidabilità.
Ma stamane vi parliamo di un anticiclone che è foriero di temporali. Ciò è abbastanza anomalo, perché nell’immaginario abbiamo alta pressione = bel tempo, ma non è sempre così.
E’ infatti l’Anticiclone delle Azzorre quello che porta il bel tempo con clima estivo stabile, mentre le alte pressioni africane presentano varie incognite, con aspetti climatici estremi, tra cui anche la presenza di instabilità atmosferica che poi è la responsabile dei temporali.
Temporali che anche a causa delle alte temperature e dell’umidità elevata nei bassi strati dell’atmosfera, si presentano anche molto forti. E anzi, sono stati fortissimi come quelli che ieri pomeriggio hanno interessato un’ampia area delle Isole Britanniche, con una quantità di fulmini che per quelle zone sono abbastanza rari.
Spesso questi temporali non sono prevedibili, ovvero è complesso individuare dove ci saranno e soprattutto quella che sarà la loro intensità.
Nel frattempo, i modelli matematici di previsione prospettano per lunedì, con l’incremento della struttura anticiclonica in quota, forti temporali nelle Alpi occidentali italiane, e alcuni potrebbero anche spingersi oltre, verso le alte pianure. Mentre ulteriori assalti di aria instabile si avranno nei giorni successivi, e i temporali si potrebbero formare anche nei rilievi della Penisola italiana e le Isole.