Una saccatura fredda, alimentata da correnti artiche scandinave, si appresta a lambire l’Italia, sebbene diretta con obiettivo principale verso l’Europa Orientale e i Balcani. Questo passaggio freddo, tra la domenica e l’Epifania, coinvolgerà principalmente le regioni adriatiche e quelle del Sud Italia.
Gli effetti saranno soprattutto legati ad un calo termico, paragonabile all’irruzione artica avuta verso fine anno. Il raffreddamento risulterà ulteriormente acuito dal notevole rinforzo del vento di tramontana in alcune aree del Sud Italia, derivante da un marcato gradiente barico.
L’anticiclone si ritirerà infatti solo parzialmente verso ovest, mentre una profonda depressione andrà a scavarsi tra la Grecia e l’Egeo. L’ingresso della Tramontana sarà veemente, con vento che rinforzerà sino a burrasca tra Basso Adriatico e Ionio, in parte anche sul Basso Tirreno.
Le correnti da nord rinforzeranno già da domenica, con venti che si disporanno da nord tra il Basso Adriatico e lo Ionio. Raffiche fino a 100 km/h, se non superiori, si potranno avere sulle coste adriatiche pugliesi centro-meridionali e sul Canale d’Otranto.
Di conseguenza, avremo violente mareggiate sulle coste salentine e calabresi esposte. Il vento diverrà sostenuto, ma meno violento, anche sul Medio Adriatico e sul Tirreno Meridionale, rinforzando su quest’ultimo settore con tendenza a mareggiate sul nord della Sicilia.
La tramontana sferzerà gran parte del Sud Italia anche per il giorno della Befana, con maggiore enfasi sempre tra Basso Adriatico e Ionio dove continueranno ad aversi forti mareggiate sulle coste esposte. Venti tra nord e nord/est moderati o forti colpiranno ancora il Basso Tirreno e l’Adriatico Centrale.
Nella seconda parte della giornata dell’Epifania la ventilazione inizierà lentamente a placarsi e pertanto anche il moto ondoso inizierà a calare verso fine giornata. Sarà questo l’inizio di una fase più tranquilla per la nuova espansione dell’anticiclone, anche se martedì insisterà un po’ di vento tra Adriatico e Ionio.