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Biellese: la catastrofica alluvione del novembre 1968. I padroni della scena meteo di quel lontano autunno

di Angelo Giovi
14 Nov 2006 - 17:57
in Senza categoria
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biellese:-la-catastrofica-alluvione-del-novembre-1968.-i-padroni-della-scena-meteo-di-quel-lontano-autunno
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Non fu eccezionale -durante la singola giornata- l’evento alluvionale del Novembre 1968, ma fu da primato la pioggia caduta a cavallo di due giorni – tra le ore 18 del 2/11 e le ore 18 del 3/11 – in quell’occasione le precipitazioni ebbero un’intensità notevolissima (*395 mm* caduti a Trivero).

L’Autunno tardava a decollare quell’anno. Le temperature erano ancora estive sulla nostra Penisola e su buona parte del nostro Continente, in special modo sull’Europa Centro-Occidentale.

Ma, analizzando più appronditamente la situazione meteorologica di quei giorni, emerge quanto segue:
L’evento piovoso giunse dopo un periodo particolarmente caldo, con una incredibile persistenza dell’Alta pressione delle Azzorre, centrata tra l’omonimo Arcipelago, la Francia ed il Centro Europa, con valori pressori notevoli per l’inizio Autunno.

Attorno al 19 di Ottobre, vi fu un primo timido cambiamento, l’anticiclone infatti si spostò molto lentamente sul Centro Europa-Balcani, costituendo un blocco alle correnti atlantiche sempre più deciso, ma, lasciando spazio ad una prima depressione che si formò al largo della Francia che portò un primo rapido peggioramento su quest’ultima e sul Nord Ovest italiano.

immagine 1 del capitolo 2 del reportage biellese la catastrofica alluvione del novembre 1968 19 ottobre: L’anticiclone comincia a spostarsi verso est, scoprendo il suo lato occidentale alle depressioni atlantiche.

La depressione si mosse velocemente dalla Liguria fin sullo Jonio. Dal 24 Ottobre poi, una nuova e più profonda depressione, alimentata da aria fredda in quota, si formò tra l’Irlanda e l’Acquitania. Aria Freddissima invadeva la Groenlandia ed il Nord della Scandinavia.

Dopo un lungo mese dominato dal caldo e dalla staticità atmosferica, sull’Europa si venne a creare una dinamicità climatica non indifferente. Flussi meridiani si innescarono ad Ovest e ad Est dell’Anticiclone. Sui Balcani scendeva aria fredda continentale che sconfinava anche sul sud della nostra penisola. Una enorme bolla di aria calda ed umida si muoveva dall’Algeria verso Nord, invadendo l’Ovest della Francia e la Spagna. Sul Nord Ovest italiano si innescarono correnti di libeccio che portarono le prime nuvole e le prime precipitazioni.

immagine 2 del capitolo 2 del reportage biellese la catastrofica alluvione del novembre 1968 22 ottobre: la prima depressione è orma transitata e posizionata a sud-est dello Ionio, e si affaccia sull’Atlantico una seconda.

immagine 3 del capitolo 2 del reportage biellese la catastrofica alluvione del novembre 1968 24 ottobre: la depressione atlantica entra decisa dal Golfo di Biscaglia. Aria molto fredda raggiunge i paesi scandinavi. Fonte mappe: Reanalisi MeteoGiornale su base dati NCEP/NCAR.

Nel prossimo capitolo entreremo nel vivo dell’alluvione, e inquadreremo idrogelogicamente il territorio interessato.

Cerca per tag: meteo clima

Pubblicato da Angelo Giovi

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Non fu eccezionale -durante la singola giornata- l’evento alluvionale del Novembre 1968, ma fu da primato la pioggia caduta a cavallo di due giorni – tra le ore 18 del 2/11 e le ore 18 del 3/11 – in quell’occasione le precipitazioni ebbero un’intensità notevolissima (*395 mm* caduti a Trivero). L’Autunno tardava a decollare quell’anno. Le temperature erano ancora estive sulla nostra Penisola e su buona parte del nostro Continente, in special modo sull’Europa Centro-Occidentale. Ma, analizzando più appronditamente la situazione meteorologica di quei giorni, emerge quanto segue:L’evento piovoso giunse dopo un periodo particolarmente caldo, con una incredibile persistenza dell’Alta pressione delle Azzorre, centrata tra l’omonimo Arcipelago, la Francia ed il Centro Europa, con valori pressori notevoli per l’inizio Autunno. Attorno al 19 di Ottobre, vi fu un primo timido cambiamento, l’anticiclone infatti si spostò molto lentamente sul Centro Europa-Balcani, costituendo un blocco alle correnti atlantiche sempre più deciso, ma, lasciando spazio ad una prima depressione che si formò al largo della Francia che portò un primo rapido peggioramento su quest’ultima e sul Nord Ovest italiano. 19 ottobre: L’anticiclone comincia a spostarsi verso est, scoprendo il suo lato occidentale alle depressioni atlantiche. La depressione si mosse velocemente dalla Liguria fin sullo Jonio. Dal 24 Ottobre poi, una nuova e più profonda depressione, alimentata da aria fredda in quota, si formò tra l’Irlanda e l’Acquitania. Aria Freddissima invadeva la Groenlandia ed il Nord della Scandinavia. Dopo un lungo mese dominato dal caldo e dalla staticità atmosferica, sull’Europa si venne a creare una dinamicità climatica non indifferente. Flussi meridiani si innescarono ad Ovest e ad Est dell’Anticiclone. Sui Balcani scendeva aria fredda continentale che sconfinava anche sul sud della nostra penisola. Una enorme bolla di aria calda ed umida si muoveva dall’Algeria verso Nord, invadendo l’Ovest della Francia e la Spagna. Sul Nord Ovest italiano si innescarono correnti di libeccio che portarono le prime nuvole e le prime precipitazioni. 22 ottobre: la prima depressione è orma transitata e posizionata a sud-est dello Ionio, e si affaccia sull’Atlantico una seconda. 24 ottobre: la depressione atlantica entra decisa dal Golfo di Biscaglia. Aria molto fredda raggiunge i paesi scandinavi. Fonte mappe: Reanalisi MeteoGiornale su base dati NCEP/NCAR. Nel prossimo capitolo entreremo nel vivo dell’alluvione, e inquadreremo idrogelogicamente il territorio interessato. Cerca per tag: meteo clima Pubblicato da Angelo Giovi Inizio Pagina

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