Partiamo dalle proiezioni mensili, o se preferite dalle cosiddette previsioni stagionali. Un po’ tutti i più autorevoli centri di calcolo internazionali ipotizzarono un dicembre all’insegna dell’Alta Pressione e delle temperature superiori alle medie climatiche di riferimento. Nulla di tutto ciò.
E’ l’ulteriore conferma che prendere per oro colato le proiezioni stagionali ha poco senso. Le possiamo guardare, certo, ma dobbiamo essere consapevoli che fini a sé stesse non servono a nulla. Bisogna cercare che affiancarle ad altri tipi di analisi, quali ad esempio le analisi sui vari pattern climatici che regolano le dinamiche atmosferiche. Analizzando tali pattern, dovete darcene atto, esprimemmo dei dubbi fin dal mese di ottobre. Eravamo convinti che novembre sarebbe stato un mese turbolento, lo stesso dicasi per dicembre (ci sono tanti articoli in archivio pronti a testimoniare a nostro favore). Detto fatto.
La prima decade di dicembre è stata tutt’altro che anticiclonica, è stata tutt’altro che monotona, è stata al contrario decisamente dinamica e il clou di tale dinamicità la stiamo assaporando in queste ore. Tutto finito? Neanche per idea. I modelli matematici di previsione, non tutti per la verità, hanno cercato in qualche modo di ingannarci proponendoci periodi anticiclonici capaci di persistere sino a Natale. Alte Pressione tra l’altro caratterizzate da masse d’aria mite subtropicale.
Anche stavolta sono stati costretti a rimangiarsi tutto, o meglio, l’Alta Pressione arriverà ma non dovrebbe riuscire ad andare oltre 2-3 giorni. Se guardiamo la mappa delle anomalie bariche a 1500 metri ci rendiamo conto che già durante la seconda metà della prossima settimana tornerà il maltempo.
La mappa evidenzia la collocazione delle basse e delle alte pressioni. L’affondo depressionario che colpirà la Penisola Iberica a inizio settimana, lo stesso che innescherà il rigonfiamento dell’Alta africana, strutturerà un vortice ciclonico secondario il cui destino appare segnato: progredirà verso l’Italia. Nella giornata di mercoledì dovrebbe arrivare in Sardegna e da lì iniziare a condizionare il tempo un po’ dappertutto.
Nel frattempo l’enorme promontorio anticiclonico si sposterà sull’Europa orientale, dove difatti sono attese anomalie termiche positive pazzesche.
Con l’ingresso del Vortice sulle nostre regioni dovrebbe rivitalizzarsi la falla barica che permane fin dallo scorso novembre, ciò significa che potrebbe attrarre verso sé ulteriori perturbazioni fino a Natale.