Siamo ormai arrivati a metà giugno, con l’estate meteorologica ormai pienamente avviata dal primo giorno del mese in base a una convenzione legata alla climatologia. Questo primo scorcio d’estate si sta però rivelando parecchio capriccioso, con precipitazioni sopra media e temperature sottomedia.
La prima parte di giugno è un po’ vecchio stile, secondo un andamento caratterizzato ancora da discreta dinamicità in questo periodo. I motivi di questo avvio in sordina dell’estate sono variegati e si riflettono sull’andamento meteorologico in tutta Europa.
Anzitutto stiamo risentendo ancora delle conseguenze del “final warming” tardivo che ha favorito l’abbassamento del flusso atlantico. L’anno scorso era avvenuta una situazione simile, anche se in questa fase di giugno le prime fiammate di caldo africano avevano preso già di mira l’Italia.
L’inserimento delle correnti fresche ed instabili oceaniche verso il cuore dell’Europa e fin sul Mediterraneo deriva dall’anomalo posizionamento delle alte pressioni che prediligono le latitudini molto settentrionali, verso la Groenlandia e la Scandinavia.
Dicevamo poi dell’assenza del caldo africano, perchè non ci sono al momento le condizioni per una propensione alle rimonte anticicloniche subtropicali verso il Mediterraneo. La zona di convergenza intertropicale (ITCZ), laddove dove convergono gli alisei, si trova sotto media.
Per effetto di questi fattori così combinati, l‘estate non è ancora davvero iniziata e stenterà ancora per almeno tutta la settimana entrante. Nuove incursioni instabili determineranno frequenti temporali anche su parte dell’Italia.
Solo all’inizio della terza decade di giugno si potrebbe creare uno scenario più stabile e tipico dell’estate, con il rinforzo dell’anticiclone alle nostre latitudini che andrebbe ad avvalersi di una parziale spinta calda subtropicale.
Questo scenario più consono all’estate riguarderebbe in particolare l’Italia Centro-Meridionale, mentre i temporali risulteranno ancora in agguato sul Nord Italia. L’estate potrebbe quindi mostrarsi entro fine giugno, anche se senza episodi di caldo eccezionale.
Rammentiamo che le previsioni meteo con validità sino a 5 giorni hanno una maggiore affidabilità, mentre questa decresce man mano che ci allontaniamo nel tempo.
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